Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

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MassiveMolecule
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da MassiveMolecule »

The Prizefighter ha scritto:Forse può sembrare stupido, ma in realtà è un argomento che mi ha sempre affascinato molto: è possibile prendere "controllo" dei sogni?
I sogni lucidi esistono, ma significano esclusivamente che sei conscio del fatto di star sognando. Controllare i sogni, intendendo "decido consciamente cosa voglio sognare o modifico significativamente il sogno in corso d'opera" è un altro paio di maniche e quasi certamente una stronzata.

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The Prizefighter
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da The Prizefighter »

MassiveMolecule ha scritto:
I sogni lucidi esistono, ma significano esclusivamente che sei conscio del fatto di star sognando. Controllare i sogni, intendendo "decido consciamente cosa voglio sognare o modifico significativamente il sogno in corso d'opera" è un altro paio di maniche e quasi certamente una stronzata.

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Grazie mille MM, ora è più chiaro.

Ah, grazie anche per il flame d'annata :divertito1: :divertito1: :divertito1:

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Malfoy
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da Malfoy »

A seguito del recente delitto del ragazzo di 16 anni che ha ucciso i genitori nel ferrarese con la complicità di un suo amico, è ritornata la polemica sui videogiochi che sarebbero responsabili, secondo alcuni, di comportamenti violenti e sregolati tra i più giovani.

Il dibattito va avanti da anni in modo parecchio superficiale e dettato da "esperienze personali" o fatti di cronaca, tra chi nega in modo assoluto perché ha la PS4 e il Nintendo in camera e chi invece tra un buongiornissimo e un kaffè dice che è tutto vero, ma c'è un reale legame di causa-effetto tra le due cose? Ci sono studi scientifici a riguardo che dimostrano o smentiscono che i videogiochi possano causare questo tipo di comportamenti violenti?

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Aaron Kirk
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da Aaron Kirk »

Una correlazione fra videogiochi e aggressività esiste, principalmente in questi sensi:
- il pensiero corre più facilmente all'aggressività, esempio classico: un tizio che gioca di più ai videogiochi è più portato a interpretare uno scontro casuale in una fila come una provocazione. Oppure: se sente un rumore per strada lo riconduce a un evento aggressivo (tipo una rapina).
- c'è una desensibilizzazione nei confronti dell'aggressività, che fa meno impressione e pertanto viene rifuggita di meno.
- diminuzione di empatia e comportamenti prosociali ad essa collegati.

Non serve che dica, comunque, che dal "pensare più facilmente all'aggressività" allo "spaccare qualcuno di mazzate" ce ne passa, e non esiste una correlazione dimostrta fra crimini violenti e videogiochi.
Allo stesso modo funziona con l'empatia, non pensare che giocare a GTA renda dei pezzi di merda.

EDIT: ovviamente come "aggressività" non va intesa la sola aggressività fisica, anche insultare qualcuno è un perfetto esempio di aggressività.

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Galois27
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da Galois27 »

Entro in questo topic facendo pausa dallo scrivere parte di un articolo di ricerca in Analisi matematica, quindi, anche se in ritardo, vorrei dire la mia sulla questione sollevata sulle generalizzazioni etc.

Diciamo che dal punto di vista filosofico è stato detto più o meno tutto e non sto ad aggiungere altro. Nella realtà di tutti i giorni, la questione di base è questa: chi fa matematica teorica (la faccio io e conoscono tantissime persone che la fanno), lo fa per far matematica e non pensa mai al riscontro fisico che quello che sta facendo potrebbe avere. Sì, è un'argomentazione comoda da usare quando si tenta di spiegare quello che si fa, ma la realtà è che la bellezza di certo risultato è del tutto indipendente dal "ma avrà applicazioni?". A questo fatto, va assolutamente aggiunta una osservazione che vale nel 90% dei casi: passare da dimensione 3 a dimensione n maggiore uguale di 3 non è faticoso. Quindi perché non farlo, esprimendo il risultato nel modo più generale possibile? Spesso in ricerca si procede così: si congettura un risultato e si tenta di dimostrarlo in dimensione bassa (n=2,3) dove le cose si "vedono" e gli strumenti sono più semplici (perché buttarsi subito ad usare divergenze etc se studiare semplici derivate di funzioni ad una variabile fa già capire le cose?). Una volta ottenuto il risultato in dimensione bassa, ci si pone questa domanda: le parti chiave della dimostrazione (di solito l'idea vera sta in uno o due passaggi, gli altri sono di contorno) valgono anche in dimensione più alta? Se sì - e spesso è così - ci si arma di pazienza e si traduce quello che si è fatto in dimensione bassa a dimensione n qualunque. Serve un po' di tempo, ma se l'idea di base usa fatti che valgono indipendentemente dalla dimensione (o che possono essere aggiustati a meno di piccole differenze che non danno noia al nostro scopo), la fatica è solo "manuale" (se ho fatto un integrale per parti ad un certo punto, so che in generale dovrò usare in quel punto il teorema della divergenza, magari facendo un minimo di attenzione ai bordi del mio dominio, giusto per usare un esempio banalissimo).

I casi più interessanti sono, in realtà, quelli in cui si utilizza qualcosa che vale solo in dimensione 2/3. Perché dopo c'è da pensare. Come faccio a tradurre il teorema per una dimensione generica se questa proprietà che ho usato non vale più? Posso riottenerla aggiungendo qualche ipotesi in più? Posso passare da un'altra strada? Oppure, addirittura, esiste un controesempio che mostra che in dimensione più alta il mio risultato perde di validità? Ma se è così, quale è la proprietà chiave che fa valere il mio teorema in dimensione 3 e non in dimensione maggiore? Perché questa proprietà influenza così tanto il mio risultato? Posso in qualche modo "artificiale" far sì che certe ipotesi giuste valgano in dimensioni più alta mettendomi sotto certe ipotesi di lavoro? Non è che così facendo vengono fuori situazioni "famose" e che il mio teorema vale in certi spazi che già si utilizzano in altri ambiti?

Insomma, a fermarsi appena si è ottenuto un risultato in dimensione bassa, si toglierebbe il ragionamento che sta alla base dello sviluppo della materia. Ci si farebbero meno domane, insomma, e questo sarebbe un errore madornale.

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pingumen96
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da pingumen96 »

Grazie mille Galois.

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Batidor
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da Batidor »

Mi piacerebbe leggere, possibilmente in italiano, qualche ricerca che dimostri i benefici della meditazione e della yoga! Sapreste indicarmene?

Ps: perché sono stati provati i benefici, vero? :blink:

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pingumen96
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da pingumen96 »

Approfitto sempre di questo bellissimo topic per chiedere consigli riguardanti un esame che dovrò affrontare nel prossimo semestre.

Sono sempre stato una schiappa in matematica, considerato pure che non ho un background da liceo bensì da ragioneria, quindi vi lascio immaginare. Insomma, come conoscenze mi fermo a quello che in inglese si chiama Precalculus.

L'esame di cui parlo è quello di Calcolo differenziale e integrale (programma: http://people.unica.it/enricogorgone/di ... i=S&step=1" onclick="window.open(this.href);return false; ).

Considerato che inizierò le lezioni a marzo e che avrò tempo probabilmente dal 10 febbraio in poi per prepararmi all'inizio delle lezioni, cosa mi consigliate di fare?
La mia intenzione era quella di procedere semplicemente con il programma e, considerandola come scelta migliore, il consiglio che chiedo riguarda maggiormente l'approccio da avere per comprendere la materia.

Con la matematica discreta ad esempio mi ci son voluti alcuni mesi prima di capire come affrontare la materia, ma qui senza alcun background temo di ritrovarmi in seria difficoltà (come alcuni miei vecchi compagni, d'altronde).

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PepsiPlunge
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Re: Curiosità scientifiche (ed eventuali smentite)

Messaggio da PepsiPlunge »

È vero che i cellulari fanno venire il cancro?

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