La Lega Calcio ha negato il minuto di silenzio e il lutto al braccio al Milan.
Quando pensi si sia toccato il fondo, questi riescono a sorprenderci.
Sono allibito e schifato.
È morto Kobe Bryant
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Re: È morto Kobe Bryant
Ma qui c'è qualche problema serio eh, non solo i giornalai non hanno dedicato l'intera prima pagina per Kobe, ma ci si mette pure la Lega Calcio dopo anche la figuraccia per il mancato minuto di silenzio per Anastasi? Tutto questo è vergognoso.
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Re: È morto Kobe Bryant
Ma in coppa italia non c'è stato il minuto per Anastasi? Io ricordo una partita dell'Inter con il minuto di silenzio.
- Dwight Schrute
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Re: È morto Kobe Bryant
Senti un pò fenomeno: Mi vuoi quotare il post dove parlo dello stupro di Bryant o do ragione alla Wood? sto spiegando del personaggio di cui stiamo parlando. E si, parlo, problemi?
@Prizzo SI okay corriere dello sport ecc ma hanno dedicato pagine e notizie che senso ha pretendere le prime pagine di uno sport che in italia è poco visto e soprattutto quando nella settimana che è avvenuto ci sono importanti partite (vedesi Juve Napoli)? Voi sapete come funziona un giornale o cosa? posso capire Zazzaroni che,si è un coglione ma non giustifica nulla quanto piuttosto un avvertimento per farvi capire il personaggio in questione.
E sulla Lega Calcio sono dei pezzi di merda perché stanno dimostrando che esistono morti di serie a e morti di serie B.
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Re: È morto Kobe Bryant
Ma non mi pare proprio, la pallacanestro è il secondo/terzo sport in Italia insieme alla pallavolo. Non sarà popolare come il calcio ma che sia poco seguito non credo sia vero. Uno sport poco seguito qua al massimo è il football americano, o l'hockey o il baseball, ma sicuramente non il basket. E una prima pagina interamente dedicata a Bryant non avrebbe certamente mandato in mezzo alla strada gli editori. Il CorSport, la Gazzetta o Tuttosport vengono letti in ogni caso anche se nella prima pagina si parla di bryant e non di cristiano ronaldo, perchè appunto chi vuole leggersi il giornale lo fa a prescindere dalla copertina, tanto lo sa che di calcio e di Juve-Napoli se ne parla ugualmente dentroEric Bishoff ha scritto: ↑28/01/2020, 14:53 @Prizzo SI okay corriere dello sport ecc ma hanno dedicato pagine e notizie che senso ha pretendere le prime pagine di uno sport che in italia è poco visto e soprattutto quando nella settimana che è avvenuto ci sono importanti partite (vedesi Juve Napoli)? Voi sapete come funziona un giornale o cosa? posso capire Zazzaroni che,si è un coglione ma non giustifica nulla quanto piuttosto un avvertimento per farvi capire il personaggio in questione.
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Re: È morto Kobe Bryant
Che poi il Corriere, ovvero Zazzaroni, la notizia l'ha messa a Pagina 56, indifendibile.
Comunque no, non è una questione di sport seguito o no, è una questione che in Italia, citando il Beli "i giornali sportivi italiani non sono giornali sportivi".
Perché io mi sarei anche rotto il c***o di dover andare alle ultime 4 pagine dei quotidiani per leggere gli altri sport, mi sarei rotto delle varie trasmissioni sportive che alla fine parlano 20 minuti su 25 di calcio (vero SportMediaset? - Che poi questa fu la maggior rovina di Sportitalia personalmente), mi sarei decisamente rotto il c***o di leggere gente che "eh ma il calcio è lo sport più seguito, è normale e anche giusto che non si parli di altri sport" e poi appena una nazionale italiana di qualsiasi altra disciplina fa pena sono lì con i forconi a dire "investiamo di più sullo sport", per poi ritornare a parlare sempre e solo di calcio.
Basta.
(scusate lo sfogo, ma ci voleva)
Comunque no, non è una questione di sport seguito o no, è una questione che in Italia, citando il Beli "i giornali sportivi italiani non sono giornali sportivi".
Perché io mi sarei anche rotto il c***o di dover andare alle ultime 4 pagine dei quotidiani per leggere gli altri sport, mi sarei rotto delle varie trasmissioni sportive che alla fine parlano 20 minuti su 25 di calcio (vero SportMediaset? - Che poi questa fu la maggior rovina di Sportitalia personalmente), mi sarei decisamente rotto il c***o di leggere gente che "eh ma il calcio è lo sport più seguito, è normale e anche giusto che non si parli di altri sport" e poi appena una nazionale italiana di qualsiasi altra disciplina fa pena sono lì con i forconi a dire "investiamo di più sullo sport", per poi ritornare a parlare sempre e solo di calcio.
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Re: È morto Kobe Bryant
Sono passate ormai quasi quarantotto ore e ancora non sembra vero, però provo a dire due parole sulla vicenda perché mi sembra il minimo che possa fare dopo tutto quello che Kobe ha dato a me, sebbene fossi solamente un mero appassionato e ci separassero fisicamente quasi diecimila chilometri. Penso che l’idea di fondo del grande Brian Shaw sia totalmente condivisibile: quando qualcuno muore rimangono solo i ricordi, ed in questo caso è doveroso ripercorrerli per rendergli giustizia.
Non ho voluto scrivere niente di grosso subito dopo il fattaccio di domenica perché avevo molta confusione in testa e non mi sentivo in grado di verbalizzare al meglio le mie sensazioni; inoltre, ho aspettato di ascoltare e leggere molte testimonianze di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo da vicino, e solo dopo aver fatto un’indigestione di tutti questi ricordi struggenti mi sono deciso a fornire un piccolo tributo.
Ho sempre discusso molto volentieri con tutti i ragazzi in sezione fin dal giorno in cui mi sono iscritto sul forum (ormai 8 anni), ultimamente ho avuto l’occasione di entrare ancora più in contatto con molti di loro a causa del fantanba e della relativa organizzazione un po’ sui generis di quest’anno: ritengo che quando succede un avvenimento che ti colpisce, sia più facile esprimersi in contesti in cui ti sentiresti compreso, ed ho veramente apprezzato tutti i messaggi anche di utenti che qui bazzicano poco perché rendono totalmente giustizia alla grandezza del personaggio. Detto questo, spero che mi permettiate un’apertura più “personale”, anche perché ritengo che, sebbene sia banale ed egoistico, la figura di Kobe per la nostra generazione è stata talmente ‘larger than life’ che chiunque si sia avvicinato alla pallacanestro negli ultimi vent’anni sia stato influenzato dal Mamba.
Come molti di voi sapranno o avranno intuito leggendomi negli anni, la mia passione per il basket è paragonabile giusto a quella che ho per il cinema: uno dei miei film preferiti dell’ultimo decennio è “Jackie” di Pablo Larraìn, che mostra il vissuto di Jackie Kennedy (interpretata da una splendida Natalie Portman) nei giorni tra la morte di JFK e il di lui funerale. La scena per me più iconica della pellicola mostra Jackie due giorni dopo l’attentato, la prima notte passata alla Casa Bianca: insonne, sembra non riuscire a capacitarsi della situazione, e gira nell’edificio come se fosse un fantasma ripetendo una serie di gesti apparentemente senza un fine o uno scopo.
Con le dovute proporzioni, questa ripetizione di gesti compulsivi è molto simile a ciò che ho fatto durante i venti minuti successivi alla notizia: sono rimasto incollato al cellulare, cercando di capire quanto potesse esserci di vero, scrollando la timeline di Twitter, le chat con gli amici su WhatsApp e Telegram e cercando news su HoopsHype, anche se dopo la conferma di Wojnarowski, Shams e Mark J. Spears ho smesso di pensare che potesse trattarsi di fake news e che, purtroppo, era tutto tremendamente serio.
Larraìn in Jackie pone molta enfasi su come la first lady abbia dovuto fare direttamente i conti con la Storia per cercare di rendere immortale la figura e legacy del marito, nonostante tutto il dolore e le dicerie che circolavano all’epoca: mi piace pensare che tutto il mondo, cestistico e non, losangelino e non, si sia unito all’immenso e dilagante cordoglio per fare a proprio modo i conti con la Storia e con un personaggio che l’ha segnata in modo indelebile, e che continuerà a farlo per tanto tempo ancora come evidenzia giustamente questo tweet.
Vorrei ricordare Kobe attraverso cinque aneddoti che mi hanno più o meno segnato negli ultimi tre lustri, uno per ogni anello che si è portato a casa.
1-primavera 2006, ero a festeggiare il primo maggio dai miei nonni e c’era anche mio zio che è appassionato di sport americani e mi ha avvicinato molto al basket NBA: lui accende Sportitalia e mi ricordo ci fosse la replica della celeberrima gara-4 tra Lakers e Suns, con Kobe che la vince con il tiro allo scadere in overtime.
Le parole incensanti di mio zio, l’eleganza con cui si muove con il completo bianco da festa dei Lakers (decisamente una delle maglie più belle all-time) e il senso di dominio che percepisco quando la palla pesa di più mi fanno subito pensare che questo sia veramente speciale, ed è curioso pensare che nello stesso giorno in cui “scatta” il mio amore nei confronti di Kobe sia nata Gianna Maria Onore, che mi preme ricordare con uno dei contenuti più strazianti che abbia visto da domenica.
2- Finals 2009: ero sicuro al 100% che le avrebbe vinte lui ai nostri danni e che le gesta di Howard, Turkoglu, Lewis, Pietrus e dei miei Magic in generale sarebbero state vane. Era più una sensazione o una presa di coscienza che un ricordo vero e proprio, ma se proprio devo fotografare con un’istantanea il momento in cui ho pensato che non sarebbe mai inizata è stato il primo giugno, quando mi svegliai e dopo aver visto che avevamo vinto da underdog anche game 6 contro Cleveland realizzai che dopo ci sarebbero stati i Lakers di Kobe assetati di sangue dopo aver chiuso le finali precedenti con un -40 a Boston. Purtroppo avevo ragione, e tengo a precisare che la mia antipatia per i Lakers è ingigantita in seguito al ritiro di Bryant, non certo per questa sconfitta (che mi aspettavo) e men che meno per il giudizio che ho del Mamba (anzi, semmai è possibile affermare il contrario).
3-la prima partita notturna che ho visto per intero è stata la gara-7 tra Celtics e Lakers con mio fratello, avevamo 15 anni, avevamo appena finito il primo anno di liceo e vedemmo la partita dal suo portatile in camera sua, mezzi assonati perché non eravamo abituati a questi ritmi. Io speravo nel titolo a Boston perché mi sono sempre stati più simpatici, mio fratello è da sempre stato tifoso Lakers, ma alla fine fui soddisfatto uguale perché è una delle partite a cui sono più legato. Sappiamo tutti come è andata a finire: match tiratissimo, spiccano Rondo ed Artest, Kobe fa una partita oggettivamente brutta ma mette i liberi della staffa e supera finalmente l’amico/nemico Shaq nel conteggio degli anelli.
4-questo è decisamente più curioso: 25 luglio 2013, circa un mese dopo lo storico ritorno in A della squadra di basket della mia città, la parte malata di basket di Pistoia è in subbuglio in seguito all’avvistamento di Kobe in un bar del centro. Suo padre ha giocato da noi a fine anni ’80, e lui aveva fatto tappa a Cireglio (paese di montagna poco sopra Pistoia) durante il suo tour in Italia per salutare dei vecchi amici. Inutile dire che dieci minuti dopo lo scoop di un nostro amico (ovviamente non confermato da Woj) io e mio fratello ci catapultiamo in centro a piedi (ancora non avevamo la patente) con un nostro amico nonostante i quasi 40 gradi alla ricerca dell’unica persona capace di animare un afoso ed assonnato giorno estivo apparentemente come tanti altri. Becchiamo un sacco di gente che si unisce alla missione, perlustriamo tutto il centro fino all’ora di pranzo senza alcuna traccia e decidiamo di arrenderci solo quando esce la notizia di un altro avvistamento, stavolta a Pisa. Con il senno di poi, averlo incontrato live anche solo per dirgli una banalità del tipo “sei il mio idolo di una vita” e scattato una foto non avrebbe cambiato troppo, però lì per lì ci dispiacque abbastanza perché ci avevamo creduto.
5-sei anni dopo la prima volta, io e mio fratello decidiamo di farci il live della sua ultima partita contro Utah, sebbene io avessi un esame alle 9 a Firenze la mattina dopo. Non riesco a finire di vedere la partita a casa perché alle 7 devo essere sul treno, il finale me lo guardo in stazione sul telefono utilizzando i dati commentando il finale e le relative lacrime con mio fratello su WhatsApp.
Visto che non ho neanche avuto la possibilità di vederlo in quel famoso 25 luglio, allego qui altre riflessioni, video ed aneddoti delle numerose personalità del mondo sportivo che mi hanno colpito maggiormente, iniziando dal corto Oscar e da tre video che mi mettono sempre i brividi grazie a Einaudi e Zimmer (che è una cosa terribile da dire, ma vabbè)
https://vimeo.com/user107945784
Mi aspetto altri tributi su IG/social/TV da altri giocatori come CP3, Melo, McLemore, Booker ed Irving che magari non hanno ancora metabolizzato, intanto questi senza tenere conto delle infrazioni di 24’ o 8’ già noti a tutti:
Per ora è tutto, frega sega se è pesante/noioso/banale, probabilmente aggiornerò il post in questi giorni se troverò altro che riterrò giusto condividere e chiedo di fare lo stesso a chi se la sente, visto che già ci sono stati dei post simili.
"Mamba out" per me non vale, finché sarà impresso nelle memorie di noi appassionati.
Io non lo dimenticherò mai.
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Ho sempre discusso molto volentieri con tutti i ragazzi in sezione fin dal giorno in cui mi sono iscritto sul forum (ormai 8 anni), ultimamente ho avuto l’occasione di entrare ancora più in contatto con molti di loro a causa del fantanba e della relativa organizzazione un po’ sui generis di quest’anno: ritengo che quando succede un avvenimento che ti colpisce, sia più facile esprimersi in contesti in cui ti sentiresti compreso, ed ho veramente apprezzato tutti i messaggi anche di utenti che qui bazzicano poco perché rendono totalmente giustizia alla grandezza del personaggio. Detto questo, spero che mi permettiate un’apertura più “personale”, anche perché ritengo che, sebbene sia banale ed egoistico, la figura di Kobe per la nostra generazione è stata talmente ‘larger than life’ che chiunque si sia avvicinato alla pallacanestro negli ultimi vent’anni sia stato influenzato dal Mamba.
Come molti di voi sapranno o avranno intuito leggendomi negli anni, la mia passione per il basket è paragonabile giusto a quella che ho per il cinema: uno dei miei film preferiti dell’ultimo decennio è “Jackie” di Pablo Larraìn, che mostra il vissuto di Jackie Kennedy (interpretata da una splendida Natalie Portman) nei giorni tra la morte di JFK e il di lui funerale. La scena per me più iconica della pellicola mostra Jackie due giorni dopo l’attentato, la prima notte passata alla Casa Bianca: insonne, sembra non riuscire a capacitarsi della situazione, e gira nell’edificio come se fosse un fantasma ripetendo una serie di gesti apparentemente senza un fine o uno scopo.
Con le dovute proporzioni, questa ripetizione di gesti compulsivi è molto simile a ciò che ho fatto durante i venti minuti successivi alla notizia: sono rimasto incollato al cellulare, cercando di capire quanto potesse esserci di vero, scrollando la timeline di Twitter, le chat con gli amici su WhatsApp e Telegram e cercando news su HoopsHype, anche se dopo la conferma di Wojnarowski, Shams e Mark J. Spears ho smesso di pensare che potesse trattarsi di fake news e che, purtroppo, era tutto tremendamente serio.
Larraìn in Jackie pone molta enfasi su come la first lady abbia dovuto fare direttamente i conti con la Storia per cercare di rendere immortale la figura e legacy del marito, nonostante tutto il dolore e le dicerie che circolavano all’epoca: mi piace pensare che tutto il mondo, cestistico e non, losangelino e non, si sia unito all’immenso e dilagante cordoglio per fare a proprio modo i conti con la Storia e con un personaggio che l’ha segnata in modo indelebile, e che continuerà a farlo per tanto tempo ancora come evidenzia giustamente questo tweet.
Vorrei ricordare Kobe attraverso cinque aneddoti che mi hanno più o meno segnato negli ultimi tre lustri, uno per ogni anello che si è portato a casa.
1-primavera 2006, ero a festeggiare il primo maggio dai miei nonni e c’era anche mio zio che è appassionato di sport americani e mi ha avvicinato molto al basket NBA: lui accende Sportitalia e mi ricordo ci fosse la replica della celeberrima gara-4 tra Lakers e Suns, con Kobe che la vince con il tiro allo scadere in overtime.
Le parole incensanti di mio zio, l’eleganza con cui si muove con il completo bianco da festa dei Lakers (decisamente una delle maglie più belle all-time) e il senso di dominio che percepisco quando la palla pesa di più mi fanno subito pensare che questo sia veramente speciale, ed è curioso pensare che nello stesso giorno in cui “scatta” il mio amore nei confronti di Kobe sia nata Gianna Maria Onore, che mi preme ricordare con uno dei contenuti più strazianti che abbia visto da domenica.
2- Finals 2009: ero sicuro al 100% che le avrebbe vinte lui ai nostri danni e che le gesta di Howard, Turkoglu, Lewis, Pietrus e dei miei Magic in generale sarebbero state vane. Era più una sensazione o una presa di coscienza che un ricordo vero e proprio, ma se proprio devo fotografare con un’istantanea il momento in cui ho pensato che non sarebbe mai inizata è stato il primo giugno, quando mi svegliai e dopo aver visto che avevamo vinto da underdog anche game 6 contro Cleveland realizzai che dopo ci sarebbero stati i Lakers di Kobe assetati di sangue dopo aver chiuso le finali precedenti con un -40 a Boston. Purtroppo avevo ragione, e tengo a precisare che la mia antipatia per i Lakers è ingigantita in seguito al ritiro di Bryant, non certo per questa sconfitta (che mi aspettavo) e men che meno per il giudizio che ho del Mamba (anzi, semmai è possibile affermare il contrario).
3-la prima partita notturna che ho visto per intero è stata la gara-7 tra Celtics e Lakers con mio fratello, avevamo 15 anni, avevamo appena finito il primo anno di liceo e vedemmo la partita dal suo portatile in camera sua, mezzi assonati perché non eravamo abituati a questi ritmi. Io speravo nel titolo a Boston perché mi sono sempre stati più simpatici, mio fratello è da sempre stato tifoso Lakers, ma alla fine fui soddisfatto uguale perché è una delle partite a cui sono più legato. Sappiamo tutti come è andata a finire: match tiratissimo, spiccano Rondo ed Artest, Kobe fa una partita oggettivamente brutta ma mette i liberi della staffa e supera finalmente l’amico/nemico Shaq nel conteggio degli anelli.
4-questo è decisamente più curioso: 25 luglio 2013, circa un mese dopo lo storico ritorno in A della squadra di basket della mia città, la parte malata di basket di Pistoia è in subbuglio in seguito all’avvistamento di Kobe in un bar del centro. Suo padre ha giocato da noi a fine anni ’80, e lui aveva fatto tappa a Cireglio (paese di montagna poco sopra Pistoia) durante il suo tour in Italia per salutare dei vecchi amici. Inutile dire che dieci minuti dopo lo scoop di un nostro amico (ovviamente non confermato da Woj) io e mio fratello ci catapultiamo in centro a piedi (ancora non avevamo la patente) con un nostro amico nonostante i quasi 40 gradi alla ricerca dell’unica persona capace di animare un afoso ed assonnato giorno estivo apparentemente come tanti altri. Becchiamo un sacco di gente che si unisce alla missione, perlustriamo tutto il centro fino all’ora di pranzo senza alcuna traccia e decidiamo di arrenderci solo quando esce la notizia di un altro avvistamento, stavolta a Pisa. Con il senno di poi, averlo incontrato live anche solo per dirgli una banalità del tipo “sei il mio idolo di una vita” e scattato una foto non avrebbe cambiato troppo, però lì per lì ci dispiacque abbastanza perché ci avevamo creduto.
5-sei anni dopo la prima volta, io e mio fratello decidiamo di farci il live della sua ultima partita contro Utah, sebbene io avessi un esame alle 9 a Firenze la mattina dopo. Non riesco a finire di vedere la partita a casa perché alle 7 devo essere sul treno, il finale me lo guardo in stazione sul telefono utilizzando i dati commentando il finale e le relative lacrime con mio fratello su WhatsApp.
Visto che non ho neanche avuto la possibilità di vederlo in quel famoso 25 luglio, allego qui altre riflessioni, video ed aneddoti delle numerose personalità del mondo sportivo che mi hanno colpito maggiormente, iniziando dal corto Oscar e da tre video che mi mettono sempre i brividi grazie a Einaudi e Zimmer (che è una cosa terribile da dire, ma vabbè)
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"Mamba out" per me non vale, finché sarà impresso nelle memorie di noi appassionati.
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- Dwight Schrute
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Re: È morto Kobe Bryant
Ho seguito un po' più attentamente la NBA solo per un periodo e non sono un grandissimo esperto dello sport. Ricordo di avere avuto il gioco NBA 2005 e ricordo che all'epoca era il migliore in circolazione (c'erano Iverson, Anthony, Shaq, Duncan e Wade) su quei livelli lì e ricordo che vinsero i Detroit senza nessun individualità che spiccasse (oltre ai Wallace) e raccontarono che fu una vera vittoria di squadra. In quel periodo anche se si affacciava Lebron che a 18 anni si prendeva le copertine dei giornali e penso che negli ultimi anni probabilmente sia stato secondo solo a lui.
Quindi chiedo a tutti voi dove lo mettete e se è da top 10 di sempre come giocatore in assoluto, top 10 come guardie e se i Lakers di Bryant + Shaq sono tra le top 10 di sempre.
Quindi chiedo a tutti voi dove lo mettete e se è da top 10 di sempre come giocatore in assoluto, top 10 come guardie e se i Lakers di Bryant + Shaq sono tra le top 10 di sempre.
- BomberDede
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Re: È morto Kobe Bryant
Non commenterò la dipartita di Kobe. Ho iniziato a giocare a basket per lui. ogni cosa è superflua. rispondo solo al post qui sopra:
Kobe guardia top 10 e shaq+kobe coppia top 10 non si inizia neanche a discutere. è un si senza dubbio
Addirittura per me è sia guardia top 3 ogni epoca e con Shaq era la coppia più forte in assoluto
Kobe nella top 10 come giocatore io personalmente ce lo metto.
Jordan, Magic, Bird, Russel, Duncan sono sicuramente sopra lui. Tutti gli altri sono discutibili.
per molti non dovrebbe esserci in classifica top 10, ma si parla sempre di poche posizioni. se non è nei 10 migliori è sicuro nei 15.
poco cambia.
Kobe guardia top 10 e shaq+kobe coppia top 10 non si inizia neanche a discutere. è un si senza dubbio
Addirittura per me è sia guardia top 3 ogni epoca e con Shaq era la coppia più forte in assoluto
Kobe nella top 10 come giocatore io personalmente ce lo metto.
Jordan, Magic, Bird, Russel, Duncan sono sicuramente sopra lui. Tutti gli altri sono discutibili.
per molti non dovrebbe esserci in classifica top 10, ma si parla sempre di poche posizioni. se non è nei 10 migliori è sicuro nei 15.
poco cambia.
- MacheteKowalski
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Re: È morto Kobe Bryant
Ogni volta che vedo un notiziario a riguardo, un video tributo, un post, rileggo sempre 2-3 volte il nome per essere sicuro che effettivamente Kobe non c'è più.
So che può sembrare stupido per una persona che stava a migliaia di km di distanza e che non ho mai incontrato in vita, ma la mia passione per il basket è nata anche grazie a lui ed è come se avessi perso un pezzo, un tassello di quello che sono oggi.
So che può sembrare stupido per una persona che stava a migliaia di km di distanza e che non ho mai incontrato in vita, ma la mia passione per il basket è nata anche grazie a lui ed è come se avessi perso un pezzo, un tassello di quello che sono oggi.
- Dwight Schrute
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Re: È morto Kobe Bryant
Non è una cosa stupida. E' come se morisse uno come Federer o uno come Maldini, Zanetti, Totti o Del Piero o è stato come è successo per Senna e Schumacher.MacheteKowalski ha scritto: ↑28/01/2020, 17:57 Ogni volta che vedo un notiziario a riguardo, un video tributo, un post, rileggo sempre 2-3 volte il nome per essere sicuro che effettivamente Kobe non c'è più.
So che può sembrare stupido per una persona che stava a migliaia di km di distanza e che non ho mai incontrato in vita, ma la mia passione per il basket è nata anche grazie a lui ed è come se avessi perso un pezzo, un tassello di quello che sono oggi.
Sono uomini che hanno fatto la storia dello Sport e che noi tutti idolatriamo. A volte ti sembra come se fosse morto un parente perchè alla fine ci sei cresciuto con questa gente e morire in questa maniera, a 41 anni, con la figlia a bordo, è una tragedia immensa ed è un po' quello che è successo a Colin McRae e ai Lynard Skynard.
Non si possono dimenticare queste tragedie e certamente non si può dimenticare quello che dato Kobe Bryant allo sport.
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Re: È morto Kobe Bryant
Ti capisco perfettamente. L'ho scritto in quasi ogni post/messaggio e l'ho detto a chiunque mi abbia chiesto qualcosa, mi sento come aver perso un amico, un compagno di viaggio.MacheteKowalski ha scritto: ↑28/01/2020, 17:57 Ogni volta che vedo un notiziario a riguardo, un video tributo, un post, rileggo sempre 2-3 volte il nome per essere sicuro che effettivamente Kobe non c'è più.
So che può sembrare stupido per una persona che stava a migliaia di km di distanza e che non ho mai incontrato in vita, ma la mia passione per il basket è nata anche grazie a lui ed è come se avessi perso un pezzo, un tassello di quello che sono oggi.