La Parola al Maestro: L’uomo sulla Luna – Andy Kaufman, Jerry Lawler e la storia che sconvolse il mondo del wrestling

Molti fan di wrestling tendono (anche a buon ragione) a credere che il wrestling ed il mondo dei media abbiano iniziato ad andare a braccetto con l’avvento di Hulk Hogan, Mr.T, l’A-Team e tutto quello che dette il via alla “Rock ‘n’ Wrestling” connection.
Sicuramente questo può considerarsi vero per noi in Italia (che abbiamo praticamente vissuto quasi esclusivamente il periodo WWF, se si esclude la NJPW commentata da Tony Fusaro) e per l’impatto che la prima Wrestlemania ebbe nel mondo del wrestling professionistico.
Eppure, il primo, vero grande incontro tra una celebrità ed il mondo del wrestling ebbe luogo in quel di Memphis, patria di Elvis e di un altro, grandissimo re: Jerry “The King” Lawler.
Andy Kaufman era una sorta di “comico” moderno (anche se questa etichetta gli andava stretta, lui si definiva “un uomo che sapeva ballare e cantare”, una sorta di showman ante-litteram), uno di quelli che faceva ridere in maniera strana, senza bisogno di raccontare barzellette ma con l’ausilio di un intelligente sense of humour e tanta voglio di colpire al cuore gli spettatori. Vi dice nulla una simile definizione?
Assomiglia molto ai personaggi del wrestling, personaggi a 360° che cercano, tramite le loro interviste, le mosse sul quadrato e le azioni buone o cattive che siano, di attirare i favori o le pernacchie del pubblico che spende volentieri i propri soldi per poter fare parte, almeno per qualche ora, di questo strano e divertente spettacolo.
Kaufman era un grandissimo fan di wrestling, tanto che in seguito dichiarerà che, se la sua carriera nello spettacolo ed il suo fisico malato non lo avessero impedito, avrebbe mollato tutto per intraprendere una carriera sul quadrato.
Una sua straordinaria capacità era quella di far irritare le persone, con la sua odiosa parlantina che di fatto ne facevano il perfetto “heel”, ed il fatto di non comunicare quasi mai a nessuno se le sue azioni fossero dettate da un copione scritto nella sua mente o se fossero invece azioni e reazioni del tutto genuine, mantenendo quindi una sorta di “kayfabe” in piena regola d’arte!
Questa sua arte veniva dalla sua infanzia, quando invece di giocare con i bambini del quartiere, parlava verso una delle pareti di camera sua, immaginando che lì si trovasse una videocamera pronta a riprenderlo, ed intavolando i suoi primi one-man show. Questa sua condizione unica lo rendeva spesso triste ed incapace di gioire delle classice gioie infantili, come una partita tra amici (odiava lo sport e l’esercizio fisico).
Quando ebbe modo di affrancarsi dalla famiglia, iniziò a frequentare ragazzi dediti alle droghe ed a “sperimentare” nuove realtà, ed in seguito iniziò a farsi notare nei vari night club per le proprie, straordinarie capacità. Questo lo portò ad un ruolo nella sitcom “Taxi”, e da lì iniziò la sua scalata verso lo stardom.
Ma torniamo al wrestling: Kaufam si era innamorato dell’arte nel quadrato quando vide Bruno Sammartino battere nel 1963 il campione WWWF Buddy Rogers, e rimase estasiato dalla reazione del tutta “heel” del primo Nature Boy.
Fu così che, nel suo pieno momento di popolarità televisiva, Kaufman decise di sfidare le donne in un match “intergender” di wrestling, mettendo una somma in dollari in palio per la donna che lo avrebbe battuto e dichiarandosi “intergender world champion”.
Si trattava di incontri (si fa per dire) veri, shoot in termine tecnico, che resero immediatamente Kaufman odiatissimo da tutti i fan del mondo, sia del pro wrestling (che vedevano in Kaufman un personaggio televisivo che voleva ridicolizzare la loro passione) sia da coloro che non potevano sopportare di vedere le donne maltrattate dall’anti-comico. Non solo, Kaufman rincarava spesso la dose con affermazioni sulle donne “capaci solo di stare in cucina e di pulire la casa” che causarono reazioni negative anche dei suoi fan più accaniti, che cominciarono ad abbandonare il proprio idolo e ad incitare la sua sconfitta. Kaufman tentò quindi entrare in WWF (in rete esiste persino una sua intervista ad opera di un giovane Vince McMahon, ancora alle dipendenze del padre). Ma Vince Sr. non aveva ancora quella visione moderna del figlio e si dichiarò non interessato alla cosa.
La sera stessa del rifiuto, Andy, insieme al giornalista Bill Apter e la donna con cui condivideva l’appartamento (manco a farlo apposta, una pro wrestler, Susan Sexton) tornò sconsolato a casa e molto deluso del mancato accordo con la WWF.
Fu in quella occasione che Apter, intento a scorrere le riviste di wrestling sul tavolo di casa Kaufman, notò una foto del secondo re di Memphis, Jerry Lawler. Apter suggerì a Kaufman di contattare Lawler (di cui era amico) e di provare lì a diventare una sorta di “Elvis cattivo” per contrapporsi, appunto, a The King. Fece subito una telefonata notturna al campione di Memphis, che nonostante l’ora decisamente non usuale, rispose all’amico e rimase stupefatto (in maniera positiva) dell’idea del giornalista.
Ben presto Kaufman, affiancato da “The Mouth of the South” Jimmy Hart, debuttò a Memphis come uno degli uomini più odiati in TV, continuando la sua sfida alle donne ed insultando il pubblico di Memphis in maniera atroce, addirittura insegnando loro come utilizzare il sapone per levare quell’orrenda puzza che emanava dai loro sudici corpi… ma il climax arrivò una sera, quando una donna di nome Foxy riuscì incredibilmente quasi a schienare il comico ed a vincere ben 500 dollari! La folla eruppe in un incredibile urlo di felicità, solo per essere maggiormente delusa qualche attimo dopo quando Andy riuscì comunque a batterla utilizzando calci proibiti e generando un’ondata di fischi inaudita.
Kaufman, galvanizzato dagli insulti del pubblico, decise allora di alzare la posta in palio: ben 1.000 dollari a qualsiasi donna lo avesse battuto, la promessa che avrebbe rasato a zero la sua testa ed un premio di dubbia importanza per la vincitrice: la possibilità di convolare a nozze con lui! Fu subito quindi istituito un rematch tra Foxy, l’unica donna che era riuscita a metterlo un po’ in difficoltà, ed il comico, ma questa volta la donna di colore aveva un asso nella sua manica, un manager speciale: Jerry “The King” Lawler.
Nonostante i consigli di Lawler, la povera Foxy uscì con le ossa rotte anche in questo secondo incontro, per essere poi ripetutamente vessata da Kaufman, non pago della vittoria. Fu in questa occasione che Lawler, stanco di vedere un simile atto di codardia, entrò sul quadrato e procedette a spingere via il vincitore.
Un simile attacco non poteva essere ignorato: stanco di affrontare donne, Kaufman, il 5 Aprile 1982 decise di sfidare il pluricampione Jerry “The King” Lawler in un vero e proprio match di wrestling, di fronte a 10.000 spettatori! Ovviamente in questa occasione non ci fu storia per il giovane comico, che si trovò ben presto vittima di ben due piledriver (mossa finale e micidiale del Re). Kaufman rimase immobile al centro del ring, senza riuscire a rialzarsi e costringendo la sicurezza a chiamare immediatamente un ambulanza e farsi ricoverare in ospedale.
Verità o Finzione? Semplice, tutta finzione: Andy pagò di tasca sua, salatamente, l’ambulanza e la camera d’ospedale, e decise di portare sempre con sé un collare al collo, per vendere al meglio i due piledriver subiti sul quadrato. Non c’è che dire, una bella dedizione al wrestling per un non lottatore!
Due mesi dopo, il 28 Luglio, Kaufman e Lawler furono invitati al David Letterman Show, un talk show tra i più visti ed adorati dal pubblico americano. L’idea era quella di far “appianare” le divergenze tra i due (di fatto, in qualche modo, strizzando l’occhio al pubblico sulla realtà dietro al pro wrestling).
Ma mentre Lawler, dietro le quinte, si disse positivo ad accondiscendere all’idea di Letterman, il tifoso che era in Kaufman ebbe invece un’idea diametralmente opposta e chiese a Lawler, appena prima dello stacco pubblicitario, di rispondere alle “offese” del comico rifilandogli un manrovescio poderoso, che fece cascare dalla sedia un Kaufman ancora infortunato al collo!
Al ritorno dalla pubblicità, Kaufman, infuriato, cominciò a dire di tutto e di più (e con di più intendo non certo frasi adatte ad un pubblico di famiglie…), dando l’impressione di essere testimoni di uno di quei momenti non scritti per la TV che ogni tanto appaiono per errore.
Kaufman tornò poco dopo, interferendo nel match per il titolo tra Lawler e Nick Bockwinkel, costando al Re la cintura, e dando seguito al loro incredibile feud reale/non reale.
Kaufman quindi si associò ad un wrestler, Duke Myers, ed insieme sfidarono in un handicap match proprio Lawler, che comunque in qualche modo uscì vittorioso dalla contesa. Il comico dalla luna decise allora di mettere una taglia sulla testa di Lawler di ben 5.000 dollari, poi addirittura rialzata a 10.000, fin quando le strade di Kaufman e del manager Jimmy Hart non si separarono durante un tag team match.
Fu allora che Kaufman chiese l’aiuto del suo vecchio avversario, regalandogli i 10.000 dollari della taglia in cambio, offerta che Lawler rifiutò ma che cambiò in una promessa, se avessero vinto, per Andy Kaufman di lasciare una volta per tutte il mondo del pro wrestling.
Kaufman e Lawler si scontrarono quindi contro Jimmy Hart e The Assassins, ma il piano diabolico di Kaufam si palesò quando questi tradì il Re di Memphis per allearsi contro il team nemico! Ancora una volta, il comico aveva beffato il lottatore!
Kaufman cominciò quindi a farsi chiamare “Il Nuovo Re di Memphis” ed a dare lezioni di bon ton ed igiene personale al pubblico di Memphis, che chiese a gran voce il ritorno di Lawler, che non si fece pregare più di tanto ed attaccò con una palla di fuoco al volto il comico di Taxi.
I due si scontrarono quindi ancora una volta, anche questa volta con Lawler vincitore della contesa. Ma la rivalità tra i due stava volgendo al termine, e ben presto lo stile anticonvenzionale di fare TV di Kaufman si scontrò con il rigido star system americano, che praticamente lo estromise dal Saturday Night Live (ritenendo i suoi sketch troppo offensivi per le famiglie statunitensi). Non solo, afflito da una persistente tosse, Kaufman scoprì ben presto di avere un cancro ai polmoni.
La notizia sconvolse a tal punto Kaufman da cercare qualsiasi soluzione per vincere una malattia che inevitabilmente lo avrebbe portato ad una fine prematura, addirittura affidandosi a dei “curatori” filippini.
La sua bravura nel rendere vero anche ciò che era palesemente inventato gli si ritorse contro, il pubblico credette ad un altro modo di fare dello humour nero tipico di Kaufman e non credette mai veramente alla malattia di Andy… fino a quando, il 16 Maggio 1984, due anni dopo il suo debutto sul ring, Kaufman si spense a Hollywood, nella casa dove alloggiava.
In un ultimo, incredibile momento in cui realtà e finzione scenica mischiano le proprie carte, uno dei promo che tanto sarebbero piaciuti all’uomo dalla luna, Jimmy Hart dichiarò in diretta TV che era sconvolto dalla morte di Kaufman e accusò Lawler di aver causato il cancro con quei tremendi piledriver!
Anni dopo, Lawler, in lacrime, ricorderà la vera amicizia, le vere risate e tutta la storia del loro incredibile legame, quella sì del tutto vero, che portò per la prima volta il wrestling in prima serata nei talk show per le famiglie americane.
Kaufman verrà introdotto nella Hall of Fame della WWE nel 2023 dalla sua famiglia, che dichiarò “Andy amava il wrestling. Amava i fan di pro wrestling… Andy era semplicemente uno di voi”.
Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo
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