Stamford Report #139 – WWE Royal Rumble 2018

Ecco ad uno dei grandi eventi dell'anno, signori.
Siamo tutti un po' giudici, in fondo, ma io più degli altri, quindi…
LET'S
GET
READY
TO
RUMBLE!
KALISTO, GRAN METALIK & DORADO VS TJP, JACK GALLAGHER & GULAK: voto 7
Direi che sia stato il massimo che si potesse chiedere ad un kickoff tra (non) team di Cruiser: intensità , liti tra gli heel, ma soprattutto una estrema spettacolarità .
Decisamente sorprendente lo spot del triplo moonsault dal paletto(che personalmente non avevo mai visto effettuare) che sostanzialmente vale da solo l'intero match. Così come alcune mosse con le corde del “king of the ropes” Metalik. Così come la Salida del Sol finale quasi dal nulla. Così come…Inosmma, iniziano ad essere parecchi motivi che da soli valgano l'intero match.
BENE, MA PURE BENISSIMO.
GALLOWS & ANDERSON VS THE REVIVAL: voto 6
I Revival andavano riabilitati dopo la figura meschina rimediata a Raw 25. Gallows & Anderson probabilmente sacrificabili perchè tra i pochi avversari di spessore che allo stesso modo avranno l'occasione di recuperare spazio e vittorie accanto a Balor, nel Club.
L'incontro è piuttosto “normale”… Parecchio, normale. Però tutto sommato non mostra nulla di negativo, vista anche la breve durata e la collocazione. Ottima la gestione dell'infortunio di Anderson e come è stato venduto.
NORMAL ONE.
BOBBY ROODE VS MOJO ROWLEY: voto 5
Ultimamente è chiaro come la WWE stia cambiando politica riguardo i “nuovi” arrivi, non solo nella compagnia in generale, ma anche all'interno dei main roster relativamente al passaggio da NXT: il salto, sostanzialmente, è molto più “soft”; l'impressione è quella che lo status del lottatore venga mantenuto, senza che questo debba ricominciare da zero la costruzione del suo personaggio e della sua relativa credibilità . Lo dimostrano l'attuale posizione di lottatori come Nakamura, Asuka e lo stesso Roode, oltre alla immediata (e inevitabile, oltre che giusta) ascesa di Aj Styles dopo il suo debutto). Questo porta con sé degli indubbi vantaggi, come anche però dei seri limiti: se il personaggio non è conosciuto dal pubblico WWE e non viene presentato in maniera chiara e definita PRIMA che venga lanciato a livelli alti, perde di appeal e autorevolezza in maniera quasi definitiva. Per questo mi chiedo, cosa ci ha fatto vedere Roode dal momento del suo arrivo? Perchè è dove è? Non gli ho visto fare promo eccezionali né spiegarci il suo personaggio o il suo arrivo a Smackdown, così come non gli ho visto lottare dei grandi incontri, se non il Triple Threat con Corbin e Ziggler dove però proprio quest'ultimo è stato il grande protagonista.
Questa però, sia chiaro, è una critica non all'atleta bensì alla gestione della WWE del personaggio e del suo passaggio nei main roster. Situazione peggiorata dal fatto di avere un campione che ha raccattato una cintura vacante che non era riuscito a vincere nella sfida decisiva.
L'incontro in questione, è un altro match secondo me insufficiente perchè privo di emozione (probabilmente dovuta proprio alla mancanza di una storia e di un background pregresso che allontana parte del pubblico dal personaggio) e di un qualche picco pregevole di intensità e spettacolarità nella parte lottata.
Poi certo, rimane un kickoff ed è positiva l'idea dell'open challenge in un PPV.
GLORIOUS, MA FINO A UN CERTO PUNTO.
AJ STYLES VS SAMI ZAYN & KEVIN OWENS: voto 6.5
Incontro probabilmente un po' castrato dalla sua tipologia ma il booking del match e la storia raccontata sono perfette: il dubbio che tutto sommato Aj possa perdere la cintura c'è, la gestione della superiorità numerica è stata intelligente e credibile, così come il modo in cui è stato venduto il lavoro di Styles alle gambe di Owens.
C'erano dubbi sul turn di Zayn, ma penso che il tutto sia stato gestito alla grande e che abbia regalato alcuni mesi di ottimo intrattenimento. Sono convinto che in un momento diverso, in cui non ci fosse “l'obbligo morale” di arrivare a Wrestlemania con un potenzialmente fantastico Nakamura – Styles, Zayn (o Owens, o perchè no entrambi) avrebbe ottenuto – anche solo temporaneamente – la cintura alla vita.
Ora sarà interessante vedere a cosa porteranno i primi scricchiolii tra i due. Più che a quale match si arriverà in caso di rivalità , sarà interessante capire se avremo due heel rafforzati dalla vicendevole faida, o un face turn di uno dei due (che in questo momento penso sarebbe uno spreco).
I tre, comunque, mostrano una grande intesa sul quadrato e specialmente le fasi veloci fra Styles e Zayn sono altamente spettacolari, come dimostra anche il coinvolgimento del pubblico.
Per la WWE queste sono le situazioni ideali: due heel apprezzati ma che prendono comunque fischi perchè il face rimane il più tifato. E se ci sono riusciti, significa che sia la compagnia che gli atleti coinvolti, hanno fatto al meglio il proprio lavoro.
Certo, l'ennesimo errore arbitrale rende un po' ridondante e ripetitiva la situazione, che però è stata coerente con la storyline e soprattutto gestita al meglio con lo spot successivo al match in cui Shane – sostanzialmente – si rifiuta di usare…. il Var… come invece in altre situazioni passate è stato fatto.
MOVIOLA IN GAMBO.
THE USOS VS GABLE & BENJAMIN: voto 6
Incontro che recupera punti nella seconda metà . Gli Usos hanno avuto grande successo (meritato), così come i New Day, e dopo di loro si stanno cercando alternative valide e credibili. Personalmente, penso che Benjamin e Gable, così come i Rusev Day (in questo caso più per mere ragioni di pop) meriterebbero un giro titolato, anche solo breve, per movimentare un po' la situazione e preparare il campo per l'arrivo dei Bludgeon Brothers (che invece ormai sembrano già essersi delineati come i prossimi sfidanti). Il problema credo sia il fatto che se gli Usos spazzano via tutti, e poi i Fratelloni Cattivoni spazzano via gli Usos, chi spazza via i Fratelloni Cattivoni?
Tornando all'incontro, personalmente ho apprezzato la chiusura sul 2-0, cosa a cui siamo poco abituati e che ha creato maggior stupore ed una positiva sensazione di novità .
Gable e Benjamin da heel sono ottimi, nella loro disperata (per motivi diversi) ricerca del titolo; ma occhio che gli Usos sono tornati grandi (e forse come non lo erano mai stati) proprio da heel, liberi di esprimersi e scevri da vincoli morali sul ring: riproporli costantemente come i buoni contro avversari più cattivi di loro, rischia di appiattirne nuovamente i personaggi. E sarebbe un grosso peccato.
UUUUUSOOOOOOOPS!
30 MAN ROYAL RUMBLE MATCH: voto 8
Davvero difficile esprimermi in maniera chiara ed esaustiva in uno spazio così limitato come queste righe. Però ho passato 3 giorni a guardare video di reazioni alla rumble, video e podcast di commenti, a leggere recensioni ed editoriali per cercare di capire al meglio SE e se QUANTO questo incontro fosse entrato nel cuore delle persone, oltre che nel mio. E ragazzi, basta guardare gli occhi e le reazioni di chi ha assistito live all'incontro. Sorpresa, emozione, divertimento, tensione, gioia… Trasporto. Vero, sincero, genuino, trasporto.
La Rumble dunque è stata pensata, organizzata, gestita ed eseguita BENE.
Ci sarebbero decine di spunti di cui disquisire per righe e righe intere, come la gestione di Slater, l'eliminazione di Seth da parte di Roman, l'ottima partecipazione dei talenti di NXT, la perfezione della preparazione per il segmento di Elias, il solito spot del salvataggio di Kofi e tante altre piccole chicche sparse per la Rumble. Ma bisogna fare della selezione, o questo articolo lo pubblico dopo Elimination Chamber.
Partiamo dalle sorprese: vero. Numericamente non sono sono state molte, ma questo ha permesso di sfruttare al meglio la profondità del roster riunito, valorizzando anche – come detto – molti atleti meritevoli di NXT. Inoltre, le sorprese…… CHE SORPRESE! Non posso negarlo, Hurricane e Rey sono (per motivi MOLTO diversi) due che mi hanno accompagnato nella mia passione giovanile per il wrestling e credo quindi che la loro apparizione abbia fatto sobbalzare la generazione di fan – come me – degli anni 2000 (no, tranquilli, non SONO un 2000, sono DIVENTATO fan negli anni 2000. Ecco. Lo dico. Sai mai). E le quattro ovazioni maggiori di tutto il PPV sono state proprio per il loro ingresso, per la 619 e quando… Hurricane ha afferrato Cena per il collo. Il che è tutto dire.
Penso davvero che il booking di questo incontro sia stato perfetto; 3 momenti fondamentali:
1) Rumble match nella sua fase regolare, con tutto ciò che è già stato detto.
2) Ultimi 6 lottatori rimasti: Mysterio, Cena e Orton a rappresentare la vecchia generazione, quella dell'era attitude, di Cena che rappava con la cintura rotante, della Vipera che era ancora Legend Killer, di Smackdown vs Raw, di Rey con Eddie e… (non censuratemi) Chris Benoit. E contrapposti a loro Balor, Nakamura e Reigns, la nuova generazione che si appresta a dominare il domani.
Una fase veloce, durata poco, ma credo ALTAMENTE simbolica e significativa. E credo che la presenza fra loro di Balor (così come la Rumble che gli è stata fatta lottare) dimostri quanto lui sia e sarà comunque centrale nel progetto WWE.
3) Ultimi 4. Cena, Reigns, Balor, Nakamura. Si è profilato per i tifosi il sogno oppure l'incubo, il tutto oppure il niente; il “Victory or Valalla”. E lo hanno fatto SPU-DO-RA-TA-MEN-TE, con Cena e Reigns a catalizzare i fischi e a volte a coalizzarsi contro i super-face che poi rinascevano e si prendevano le ovazioni.
E fino all'ultimo tutto ciò è rimasto in piedi, credibile, rischioso, emozionante.
Una splendida Rumble, in definitiva, soprattutto se guardata dopo le ultime cocenti delusioni. Ho apprezzato davvero tanto che la rissa reale sia stata nuovamente (e FINALMENTE) CENTRALE. Non è stata cioè schiava delle soryline, ma sono state invece le storyline a darle forza, ma senza vincolarla o limitarla in alcun modo. La Rumble DEVE essere SEMPRE un momento in cui qualsiasi cosa può accadere e qualsiasi lottatore può vincere.
Unica pecca, l'amaro in bocca lasciato dagli ultimi due ingressi: Goldust e Ziggler in un momento in cui erano possibili ancora tanti colpi di scena auspicati dai fan (Undertaker e Daniel Bryan, ad esempio): l'effetto negativo è stato effettivamente percepito, soprattutto all'ingresso 29. Ed è un peccato.
La gestione di Ziggler poi, mi è poco chiara dopo un buon lavoro fatto per valorizzarne nuovamente il personaggio. Anche se pare che i piani siano cambiati in corsa durante lo show, e che sarebbe dovuto essere lui a raccogliere l'open challenge di Roode. Qualcosa sarà successo.
DEO GRATIAS.
SETH ROLLINS & JASON JORDAN VS THE BAR: voto 6
L'incontro è tutto sommato normale, e la cornice sicuramente meritava qualcosa in più. Inoltre, il Rumble match aveva evidentemente “sfiancato” emotivamente un pubblico fino a quel momento perfetto, che non ha saputo accompagnare degnamente anche questo match, che ha finito per essersi svolto nel quasi totale silenzio.
Detto questo, la storia raccontata è buona e l'infortunio (reale) di Jordan è stato gestito al meglio preservandolo in una maniera funzionale al portare avanti la rivalità . Sicuramente tutta la situazione relativa ai titoli di coppia è in continuo mutamento dovuto ad infortuni (vedi Dean Ambrose) e all'incastro con le altre storyline sulla strada di Wrestlemania, e tutto questo chiaramente va ad inficiarne la programmazione.
Ottima prestazione di Rollins, che già aveva ben figurato nella rissa reale e una gestione coerente nel lottato dei due sfidanti, più pragmatici e meno boriosi del solito, evidentemente scottati dall'esito della Rumble. L'unica pecca, vista la situazione, è stata forse l'eccessiva durata della parte di incontro che ha visto Jordan definitivamente KO, che è stata resa a mio parere un po' forzata e stucchevole, soprattutto quando JJ si è seduto sui gradoni con l'aria di chi si era accorto di aver sbagliato un calcolo nella verifica di matematica. Questo, chiaramente, al netto del fatto che potrebbe essere stata una sceneggiata in vista di un prossimo – definitivo – turn heel.
Facendo una valutazione complessiva dei match per i titoli di coppia dei due roster, giornata piuttosto negativa ma più che altro relativamente all'altissimo livello a cui Usos, Bar e Shield ci avevano abituati in questi mesi, quando avevano quasi sempre rubato la scena a tutti gli altri incontri.
STUNNED.
BROCK LESNAR VS BRAUN STROWMAN VS KANE: voto 5.5
Quando hai tre giandoni heel di due metri e l'assenza di squalifica, non puoi aspettarti un incontro particolarmente tecnico. Sarebbe come avere Materazzi, Gattuso e Davids in una squadra di calcio, e pretendere di vedere il Tiki Taka.
Purtroppo, credo che lo spettacolo sia comunque stato al di sotto di ciò che era lecito attendersi. E' pur sempre l'incontro per il titolo principale con la star più importante dell'intero roster con una leggenda ed una – a suo modo – stella nascente della compagnia. Per la prima volta forse la gestione della collera di Strowman nella costruzione dell'arrivo a questo incontro è stata un po' forzata: “Sei stato cattivo, ti licenzio! Aspetta, ti sei arrabbiato e sei ancora più cattivo! Ti riassumo ma smetti di tentare di uccidere chiunque.” Più che altro perchè la crescente rabbia di Strowman DEVE portarlo ad ottenere un qualche risultato, altrimenti prima o poi perderà di credibilità .
Purtroppo anche la conclusione assolutamente prevedibile (schienamento di Lesnar su Kane) non ha aiutato a risollevare le sorti del match.
Curiosa la fase… decisamente stiff… dell'incontro, in cui però Lesnar avrebbe dovuto seriamente dimostrare più maturità : cosa sarebbe potuto accadere se avesse realmente mandato KO Strowman con quei due pugni al volto? Cosa che non è assolutamente andato lontano dal fare.
INCAUTO.
30 WOMAN ROYAL RUMBLE MATCH: voto 7
Premessa: li ho visti anche io i numerosi errori tecnici e i ripetuti incagliamenti fisici o tecnico-tattici. Però, regà , era la prima Rumble di sempre per 30 donne sostanzialmente divise in due tronchi tra attuali lottatrici (di tre differenti roster) ed ex-lottatrici (o più spesso solamente “divas”) di differenti generazioni: 30 donne che – sostanzialmente – si sono trovate in una tipologia di match mai affrontato prima, con altre donne con le quali non avevano mai lavorato. Inoltre, si è anche vista l'oggettiva difficoltà per le ragazze di eliminare le avversarie portandole oltre la terza corda, per motivi di forza fisica ma anche e soprattutto di statura.
Una GIGANTESCA incognita, insomma, da cui le lottatrici sono uscite EGREGIAMENTE, costruendo (grazie anche ad un ottimo booking) un incontro molto piacevole con numerose sorprese, graditi ritorni e tutto sommato un buonissimo livello di lottato.
Peccato per la fase post match un po' apatica e che è sembrata improvvisata e poco spontanea, con Asuka che alla fine non sceglie chi sfidare a WM (forse vogliono tenersi ancora ogni porta aperta) e alla gestione (del POSITIVISSIMO) arrivo della Rousey: Ronda sembra visibilmente emozionata e probabilmente non ha saputo gestire al meglio il personaggio in un momento in cui ha visto realizzarsi un sogno (è davvero una grande fan della WWE) ed ha alternato – in maniera abbastanza contrastante – sorrisi e felicità ad una forzata serietà sul ring in cui i silenzi e le pause sono state troppe e troppo pesanti, senza che nulla accadesse e con poco trasporto da parte di almeno 2 delle 4 partecipanti (Charlotte e Alexa troppo passive all'arrivo – per altro a sorpresa – di un potenziale uragano per la categoria di cui sono campionesse). Però ha indicato il cartello di Wrestlemania. Tre volte. Direi che il messaggio era chiaro.
FIRST EVAH!
PPV: voto 7
Si, più rispetto alla media matematica dei singoli incontri, perchè tutto doveva ruotare attorno alle due Risse, e queste sono state ottime. Senza considerare che comunque in tutto il PPV (pre show compreso) non ci sono stati sostanziali picchi negativi. Qualcosa di rivedibile, qualcosa di migliorabile, ma in un contesto ampiamente positivo.
Va sottolineato soprattutto come la WWE abbia fatto con questo evento un INCREDIBILE colpaccio a livello strategico: ha strizzato l'occhio ai suoi tifosi, dando loro
esattamente ciò che desideravano; ha strizzato l'occhio alle donne con la prima Rumble femminile della storia (e l'ha piazzato come main event) e con l'arrivo di Ronda Rousey (che a livello di Marketing è un'acquisizione PAZZESCA per ciò che l'ex UFC rappresenta e ha rappresentato per il rapporto tra il mondo femminile e la lotta); ha strizzato l'occhio al mondo (ma soprattutto al mercato) orientale con le vittorie di Nakamura e Asuka, e a quello latino americano con la presenza di un team di lucha e il cameo di Rey Mysterio. Non so, che altro doveva fare di più? Mancava un incontro tra un rabbino e un travestito e avrebbe coinvolto ogni tipo di comunità e centro di interesse commerciale.
GENI.