Stamford Report #140 – WWE Elimination Chamber 2018

GALLOWS & ANDERSON VS THE MIZTOURAGE: voto 5.5
Vabbò, si poteva dare pure 6, eh. Kickoff senza infamia e senza lode, ma è stato il primo di troppi match dal risultato scontato.
Il Club aveva bisogno di una vittoria, e il Miztourage è il classico elemento da sacrificare quando c'è bisogno di immolare qualcuno.
LESS SWEET
ELIMINATION CHAMBER MATCH FEMMINILE: voto 7
Probabilmente l'incontro sarebbe da 6.5, 6/7 massimo (per me il 6/7 vale come 6.75, anche se mi sono ripromesso di non utilizzare questa tipologia di voto, così come per i – e i +), ma ottiene un punteggio superiore per un fattore non secondario: non solo era la prima volta per le ragazze all'interno di questa struttura, ma di ciò (a differenza di quanto visto nella Rumble) il match non ha minimamente risentito.
Non c'è mai stato – a mio parere – un momento in cui storcere il naso per un difetto dovuto all'incapacità di interagire con la struttura ed anzi, le interazioni con la stessa sono state molteplici – a differenza dell'incontro maschile – seppure, comprensibilmente, piuttosto soft.
L'unica sbavatura è stata probabilmente la Twisted Bliss da sopra la cella subita da Sasha e per niente venduta; ma probabilmente quell'action sarebbe dovuta essere un reverse immediato in una Bank's Statement (similmente a quando Cena afferra al volo qualcuno che si lancia su di lui e se lo carica sulle spalle dopo una capriola all'indietro).
Altro punto a favore dell'incontro e della sua valutazione, il fatto di essere stato un match (forse l'unico, per altro) dall'esito non del tutto scontato. E credo non sia poco. Non era impossibile pensare che la WWE volesse un campione di “maggior spessore” (magari anche solo mediatico) in vista di Wrestlemania, ancora di più se il suo avversario sarebbe dovuto poi essere Asuka.
Il booking dell'incontro credo sia stato sensato, partendo dal presupposto che ormai si era andati verso una (rischiosissssssima) struttura a coppie, quasi un team match: opzione avventata ma tutto sommato ben riuscita, anche se in alcune fasi ha tolto molta suspance e reso il tutto decisamente più prevedibile. Ecco, avrei gestito diversamente il (centottantottesimo) tradimento di Sasha nei confronti di Bayley. Aldilà del fatto che è una strategia che non ha mai portato a nulla di buono per il “traditore” e che statisticamente riporta le sue possibilità dal 50% al 33% (eh vabbè, tappiamoci il naso e manteniamo la sospensione dell'incredulità), sarebbe stato più intrigante in caso di cambio di titolo o semplicemente facendo si che il tradimento stesso diventasse decisivo (chessò, finisher dal nulla e conteggio con relativa eliminazione?)
In quanto a psicologia carente, l'Absolution in 2 contro 1 che cazzeggia per metà del tempo è stato piuttosto irritante (ma qui si torna al rischio che la federazione si è presa andando a strutturare questo incontro quasi a 3 coppie anzichè a 6 singoli).
Ottima la prova di Mickie James che ha ravvivato la parte centrale del match e incredibile promo finale della Bliss.
BLESSED
THE BAR VS TITUS & APOLLO: voto 5.5
Incontro che ha detto decisamente poco. Nonostante il chiaro impegno degli atleti, il risultato era troppo scontato per portare ad un reale trasporto. La differenza tra i due team era troppa e la vittoria del Bar non è mai stata in discussione (come ha confermato anche la puntata di Raw del giorno successivo).
Le interazioni tra gli atleti e le manovre applicate mi sono parse troppo macchinose. Cesaro e Apollo non hanno dato fondo al loro parco mosse molto ampio e interessante, mentre Titus e Sheamus (ma pure lo stesso Cesaro) non hanno sfruttato la loro dominanza fisica.
WOOOORLDW…NO.
ASUKA VS NIA JAX: voto 7
In questo caso invece, inversamente a quanto fatto per l'Elimination Chamber Match femminile, l'incontro in quanto tale, il lottato, ciò che si è visto sul ring separato dal coinvolgimento che ha saputo creare, meritava anche una valutazione maggiore.
L'incontro è stato a dir poco OTTIMO, con un'incredibile intensità da parte delle due atlete (a livello fisico ma anche emotivo e caratteriale) e ha saputo trascinare e lasciare col fiato sospeso nonostante (ed ecco il punto dolente e la causa di un voto “limitato”) un risultato assolutamente scritto. Asuka DEVE rimanere imbattuta. Quindi avrebbe dovuto vincere, era da capire solo il come.
Era anche pronosticabile che non avrebbero in alcun modo fatto cedere Nia, e che per proteggerla avrebbero dovuto farle avere comunque – se non l'ultima parola – quantomeno un'uscita a testa alta. Ergo: sconfitta per squalifica o sfuriata a seguito di una sconfitta “lieve”.
Le due, comunque, hanno mostrato un'ottima compatibilità nonostante le differenze fisiche e tecniche, ed hanno saputo esaltarsi grazie anche ad una interpretazione molto intensa che ha reso tutto ancora più piacevole.
Il post match è coerente col finale e lascia aperti numerosi scenari: un'inserimento di Nia Jax in un incontro a tre con Asuka e la Bliss, o direttamente Jax vs Bliss se Asuka fosse dirottata a SmackDown per affrontare Charlotte. Personalmente preferirei quest'ultima opzione, poichè tutto sarebbe incastrato perfettamente: Asuka Vs Charlotte è un potenziale incontro a 5 stelle (mentre la Bliss è già stata fatta passare per inferiore ad Asuka); Jax e Bliss hanno già dei precedenti di Storyline che si possono riprendere per portarle ad un incontro a Wrestlemania, dove si potrebbe anche far sfogare (finalmente) e concludere una rivalità tra Sasha Banks e Bayley, con il turn di una delle due.
SOMEONE SEEMS TO BE READY FOR ASUKA
MATT HARDY VS BRAY WYATT: voto 4
Allora, qui il discorso è complesso, anche se non merita particolari digressioni e approfondimenti: semplicemente non so dire esattamente di chi sia la colpa. Dubito che sia dei due atleti. La rivalità non ha senso (è basata su “tu sei pazzo, sono pazzo anch'io”, cosa che peraltro appiattisce e banalizza – SIGH – il personaggio di Wyatt, che ha un potenziale enorme e viene reso poco e male), gli stili dei due lottatori sembrano male assortirsi e il pubblico è stato semplicemente VERGOGNOSO.
Mischi questi ingredienti, shakeri, e viene fuori sta schifezza qua. Si sono salvati solo un paio di angle in cui Hardy è riuscito a riprendere l'attenzione del pubblico e a coinvolgerlo con alcuni momenti divertenti.
Detto ciò, la noia e il dissenso sono pure comprensibili, ma il pubblico non si è limitato ad essere distratto e svogliato ma ha cercato di essere protagonista, diventando (o rivelandosi) così profondamente irrispettoso e maleducato.
Chi va nelle arene dovrebbe imparare a capire che deve del rispetto a chi si sta esibendo, ma anche che il pubblico è PARTE INTEGRANTE dello show per le migliaia di persone che lo guardano da casa. Ed è una parte per nulla marginale di questo.
Incontro piatto, con una rivalità bidimensionale che non ha saputo cogliere, indagare e valorizzare le decine di sfaccettature e profondità che i due personaggi avevano da offrire. Incontro (e feud tutto) che affossa ulteriormente Bray Wyatt, maledetto dal suo arrivo a Raw. Che non sia il caso di un ritorno allo show blu?
…RUN!
ROUNDA ROUSEY FIRMA IL CONTRATTO PER RAW: voto 6.5
Si sapeva (anche questo!) che si sarebbe andati verso una rivalità “mixed match” con Stephanie e HHH per Wrestlemania. Personalmente, non capisco come possa risultare appetibile/credibile uno scontro tra una delle donne più (realmente) pericolose del pianeta ed una… manager. Però ok, dovrà essere un biglietto da visita (o specchietto per le allodole) per attirare attenzione e visibilità.
Lo spot è stato discretamente positivo perchè fondato su basi solide (ciò che è accaduto fra i tre a WM31, e ciò che è accaduto invece fra Triple H e Kurt Angle alle Survivor Series) e perchè Ronda ha mostrato una miglior capacità espressiva rispetto al suo debutto alla Rumble, dove sembrava ad una scampagnata con amici salvo poi fare la faccia brutta in modo del tutto estemporaneo e distaccato dal secondo immediatamente precedente, per indicare il tabellone di Wrestlemania.
Al microfono Ronda ha ancora da lavorare, ma è normale e va aspettata: ricordiamoci che non va considerata al pari di altri “debuttanti” che però sono da sempre wrestler e quindi, fondamentalmente, attori. Lei, seppur abituata a stare sotto i riflettori, il microfono era abituata a prenderlo in mano solo in conferenza stampa o in trasmissioni tv come ospite. Non in uno spettacolo dal vivo, dove recita una parte. Il difetto sembra essere infatti tutto sommato “solo” nel timing, nel “prendere le misure” di ciò che deve dire, quando deve farlo, e il contesto in cui si trova.
Diamole tempo, potrebbe davvero essere la perla che renderà reale ed effettiva la rivoluzione femminile.
HHH? NO, RRR.
ELIMINATION CHAMBER MATCH MASCHILE: voto 5.5
Allora, per spiegare meglio il perchè di questa valutazione proviamo a suddividere ciò che abbiamo visto in diversi fattori:
1) qualità del lottato: molto buona
2) imprevedibilità del risultato finale: molto bassa
3) qualità del booking: insufficiente
4) interazioni con la struttura: quasi nulle (un volo di Rollins, e due schianti negli ultimi 2 minuti)
Oltre a questo:
– è stata ripetuta la STESSA, MEDESIMA psicologia/strategia di rottura dell'alleanza delle donne (Rollins che attacca in maniera del tutto suicida Reigns. Ed è pure quello che chiamano “Architect”. La mente. Lo stratega. Mmh.)
– è stato nei mesi costruito in maniera incredibile il perfetto sostituto di Lesnar (Strowman), utilizzabile sia da heel che da face, e viene gettato via facendolo SEMPRE perdere in OGNI momento decisivo. Quanto potrà durare la sostenibilità della sua ira? Per quanto potrà essere spacciato per distruttore e dominatore se poi nei momenti clou si scioglie come neve al sole?
Il finale tutto sommato lascia aperte le porte per un possibile Triple Threat Match, ma più che un'idea o una intenzione sembra essere visto come un eventuale sostituto in caso di emergenza per possibili catastrofi (vedi coinvolgimento di Reigns nella questione doping o incredibili risvolti nel affaire Lesnar-UFC).
Per quanto riguarda il lottato, comunque, l'incontro è stato piacevole soprattutto nelle fasi in cui hanno preso le redini Balor e Rollins (obiettivamente in forma incredibile) e negli spot “tutti contro Braun”. E' stato gestita gestita bene la logica del danneggiamento: ad esempio Strowman dopo 46 Superman Punch e 13 Spear, avendo preso già le finisher di tutto il roster presente nell'arena, è stato sconfitto seppure rimasto in 1vs1, o Rollins che 6 giorni dopo una puntata di Raw eroica, non può presentare la stessa resistenza indomita.
Elias invece (che continuo ad adorare come personaggio) era obiettivamente lì dentro un po' per caso, e non mi pare che abbia contribuito particolarmente al racconto della narrativa dell'incontro. Cena mi è parso eccessivamente sacrificato, anche se penso rientri tutto nella storia di un John in fase calante e in crisi perchè vede sfumare o quantomeno allontanarsi la possibilità di partecipare a Wrestlemania; e in questo devo dire che probabilmente la WWE sta agendo in maniera azzeccata (nel senso che rende bene la situazione) ed interessante.
UAHHHHHH (scegliete voi se sia l'urlo di Reigns o di Strowman. Non avevo commenti finali ironici finali).
PPV: VOTO 5.5
Se qualcuno di voi ha sbagliato più di metà dei pronostici di questo PPV, non faccia mai in vita sua una schedina. Lo dico per voi. Non buttate così i vostri soldi.
Malino. Abbastanza malino. Un netto passo indietro. Più che altro perchè, in piena Road to Wrestlemania, abbiamo un PPV (pay-per-view. peiperviù, ok? non un live show) in cui l'unico risultato non ovvio è quello di cui non frega niente a nessuno (leggasi “Bratt Wardy”).
Un lottato con alti e bassi, un pubblico indisposto e indisponente e un booking mediocre. Forse, in questo caso, più che la mancanza di tempo è stato proprio il tempo eccessivo a disposizione per sviluppare trame e risultati che già tutti si aspettavano da tempo (la “””sorpresa””” Nakamura alla Rumble ha praticamente reso obbligatoria la vittoria di Reigns alla Chamber, ad esempio) a rendere stucchevole il risultato finale.
E' vero che i tempi sono diversi, che con i social e un mondo globale le fughe di notizie e le anticipazioni finiscono nelle case e negli occhi di tutti, ma si va verso una Wrestlemania per buona parte prevista con mesi di anticipo e che avrà match di cartello dal risultato, temo, piuttosto scontato.
Potrà mai Reigns perdere contro un part-time in scadenza di contratto che già fa le foto con il management (e le magliette) della UFC?
Potrà mai Asuka vedere la sua imbattibilità infrangersi prima ancora di arrivare vincere il titolo?
Potrà mai Ronda Rousey, in quello che con tutta probabilità sarà il suo match di debutto nella WWE e nel mondo del wrestling, perdere in un incontro che vedrà STEPHANIE MCMAHON come avversaria?
Credo (o voglio credere) che assisteremo ad un WM altamente spettacolare, ma che allo stesso tempo il rischio di rimanere delusi da una eccessiva prevedibilità e piattezza sia molto alta. Sperèm.
AD MAIORA!
Ciao Miao!