Stamford Report #84 – WWE Royal Rumble 2014

Amici di Tuttowrestling.com, un saluto da parte di Erik Ganzerli e bentornati sulle pagine del nostro sito dedicate allo Stamford Report. Si apre un nuovo anno di eventi a pagamento per la WWE e si apre, come tradizione, con la Royal Rumble. Aspettative come sempre molto alte, saranno state soddisfatte? Andiamo a vedere.
I NEW AGE OUTLAWS (“ROAD DOGG” JESSE JAMES e “BAD ASS” BILLY GUNN) battono CODY RHODES e GOLDUST diventando i nuovi WWE Tag Team Champions: voto 6
Match sufficiente per aprire lo show nel Kickoff. Contando che 3 dei 4 partecipanti superano ampiamente i 40 anni (Billy Gunn ne ha addirittura 51) credo che realisticamente non si potesse sperare molto. Però i “nonnetti”, chiamiamoli così, hanno fatto il loro e la contesa è stata anche divertente. Ho letto critiche in giro sul fatto di assegnare i titoli di coppia ai New Age Outlaws e, in altre occasioni, sarei d'accordissimo con voi. In questo caso però è una scelta sensatissima nel contesto della storyline dell'Authority e che può essere combinato senza alcun problema nella situazione di CM Punk e nella sua lotta contro il potere che sfocerà a Wrestlemania, molto probabilmente, nella sfida al “King of Kings”. Non credo sarà un regno lungo, ma almeno a Wrestlemania penso ci si arrivi (gli Usos continuano a tenerli su in modo esagerato, chissà se sarà il loro momento proprio a Wrestlemania).
BRAY WYATT batte DANIEL BRYAN: voto 7,5
Match della serata e una vera sorpresa, soprattutto per il fatto che la contesa si sia mantenuta di gran livello a fronte di una durata molto più alta del previsto. Match molto duro e il match che serviva a Wyatt per far forse ricredere un po'di gente sul suo conto. Certo, aveva di fronte Daniel Bryan che non è di certo un pivello sul ring, anzi, però ha fatto ampiamente il suo anche Wyatt. Scelta in teoria strana quella di far perdere il match (e il feud di fatto) a Bryan ma che troverà spiegazione più avanti nella serata. Come scritto da qualcuno sui siti americani “una gemma inaspettata”. Gran bel match, un peccato che rimarrà probabilmente un match isolato tra i due perchè dopo questa contesa il desiderio di vederli ancora sul ring c'è, eccome.
BROCK LESNAR batte THE BIG SHOW: voto 6.5
Spiegazioni qua sono necessarie, alla luce di un match che alla fine è durato 120 secondi. Il voto è per l'intero segmento, non solo per il (breve) match. Segmento gestito praticamente in modo perfetto da tutti. Il match probabilmente sarebbe stato non di buon livello se gestito “normalmente”, questa soluzione è servita per far comunque passare Brock Lesnar come una bestia sanguinaria (non che ce ne fosse bisogno più di tanto, ma è sempre meglio sottolinearlo ulteriormente) e prepararlo a dovere per quello che lo aspetta più avanti (per usare lo spagnolo l'ombra di un “hombre muerto” si staglia all'orizzonte per New Orleans). Non credo personalmente ai rumor di un infortunio di The Big Show (la “terapia” a suon di sediate è una soluzione decisamente bizzarra per limitare i danni), la soluzione scelta non penso sia stata figlia di un'emergenza delle ultime ore. Meglio così, ci siamo divertiti di più.
RANDY ORTON batte JOHN CENA e rimane WWE World Heavyweight Champion: voto 6.5
Un match tranquillamente divisibile in due parti: una prima parte dalla lentezza pachidermica, anche se motivata dal fatto che il match dovesse durare molto, e una parte finale molto ben fatta e combattuta. Tirando le somme un match alla fine comunque godibile, anche se il pubblico presente lo ha quasi totalmente rigettato (credo sia la prima volta che le Divas abbiano un coro a favore nella loro storia). Una cosa positiva da sottolineare è il fatto che Randy Orton, finalmente, abbia capito come reagire a un pubblico di questo tipo. Qualche mese fa, da face, avrebbe reagito in modo decisamente peggiore e, diciamolo, anche più bambinesco. A Pittsburgh ha giocato alla perfezione col pubblico sfruttando la sua posizione di heel. “Ah, mi fischiate e mi dite che sono noioso? Benissimo, John, vieni qua che ti metto ancora nella headlock e rendiamo questo match ancora più noioso!”. Trollaggio di buon livello, non c'è che dire. Come detto parte finale del match molto divertente anche se se vogliamo trovare un difetto la sequenza di finisher opposte non ha avuto un vero e proprio filo conduttore, son sembrate più delle mosse ad effetto. Finale che arriva con l'arrivo della Wyatt Family e l'interferenza ai danni di John Cena (cosa che spiega la vittoria ai danni di Bryan di inizio serata: se Wyatt vs Cena dev'essere a Wrestlemania il primo dev'essere tenuto su in modo forte). Orton continua il suo regno titolato nonostante i fan, per usare un'eufemismo, siano meno che elettrizzati dalla cosa.
BATISTA vince il 30-men over the top rope Royal Rumble match: voto 7
Fino al numero 20 una buonissima Rumble (considerando anche il pochissimo tempo avuto dai road agent e dai wrestler per prepararla: hanno ricevuto tutti le istruzioni richieste a 90 minuti dall'inizio del Kickoff), poi una fase finale in calo caratterizzata anche dai fischi assordanti del pubblico di Pittsburgh, in rivolta per la mancata presenza di Daniel Bryan. Tutto come previsto: “The Animal” si aggiudica la Royal Rumble e sarà nel main event di Wrestlemania XXX probabilmente contro Randy Orton (a meno che non cambino i piani, cosa possibile ma che sembra a oggi improbabile). Divertente il cameo di El Torito (ci sta nella Rumble, magari un po'meno ci sta che a vendere le sue mosse sia CM Punk), in classico stile Rumble quello di JBL, deludente CM Punk che è l'Iron Man della Rumble ma, di fatto, non fa praticamente nulla per 50 minuti. In grandissimo spolvero quelli di The Shield, in particolare ovviamente Roman Reigns che fa il record di eliminazioni ma da sottolineare anche la gran prova di Seth Rollins, presente nel ring per più di 40 minuti e forse l'MVP di questo match. Tra quelli che non hanno eliminato nessuno da segnalare la prova di Alexander Rusev, presente a sorpresa nel match e che comunque è sembrato già sapere il fatto suo. Peccato l'assenza di Lana. Ottima anche la prova di Cesaro, in chiarissimo odore di push post-Wrestlemania (e, penso, anche di turn). Memorial “John Morrison” ormai fisso per Kofi Kingston, premio “Mauro Suma” per la vittima di questo match al povero Rey Mysterio, massacrato ingiustamente di fischi solo per aver tolto definitivamente al pubblico di Pittsburgh la speranza di vedere Daniel Bryan. Tirando le fila comunque, mi ripeto, un buon match e una più che egregia Rumble. Sulle scelte di booking si può scrivere un trattato e lo si è fatto e lo si farà ancora in altre sedi.
PPV: voto 7
Un bel pay-per-view, considerando comunque la situazione del pubblico particolare venutasi a creare durante l'evento. L'azione è stata di buon livello praticamente in ognuno dei 5 match disputati. Nulla da dire sull'azione, ampiamente un pay-per-view che è valso il prezzo del biglietto. I discorsi sul booking (che poi chi è insoddisfatto del booking alla fine è insoddisfatto di una cosa soltanto: che Bryan non abbia la cintura) sono giusti e vanno considerati (il pubblico delle arene sta parlando piuttosto chiaro) ma il booking di questo show è stato perfettamente coerente con gli obiettivi che vogliono raggiungere, per quanto discutibili possano sembrare. Come ho già detto in altri lidi c'è molto più in gioco di quanto sembri e l'analisi del perchè la WWE faccia le cose che fa non può più, ormai, essere circoscritta a quello che avviene negli show televisivi e la risposta nelle arene. Ci sono fattori in gioco che trascendono completamente dal piano creativo della compagnia e, purtroppo, con gli azionisti a cui rispondere (molti dei quali non hanno assolutamente idea di cosa sia il wrestling) la “bottom line” per citare Steve Austin, è il mero introito. E, purtroppo, dal loro punto di vista la WWE ha sufficienti elementi per agire in un certo modo. Chiaramente sono elementi che possono essere interpretati, probabilmente a ragione, in un modo molto diverso da come li vede la compagnia ma alla fine son loro che decidono e tutto quello che si può fare è, se per esempio si vuole il successo di un lottatore, continuare a sostenerlo, comprare il suo merchandise e guardare i suoi segmenti in tv. E questo vale per Bryan come per qualunque altro wrestler della compagnia. Sarà molto interessante vedere cosa accadrà ora e come reagirà il pubblico nelle altre arene americane.
E anche per questo mese abbiamo dato. Prossimo appuntamento in pay-per-view per la WWE con Elimination Chamber, tra 4 settimane. Ed è tra 4 settimane che ci ritroveremo anche noi su questi lidi per un nuovo Report.
Adios!