Storie di Wrestling: The British Bulldog, Davey Boy Smith

Uno dei performer a cui mi sono ispirato quando ho iniziato ad allenarmi con i pesi da ragazzino, è stato “British Bulldog” Davey Boy Smith.
Il motivo sinceramente non saprei descriverlo con precisione, probabilmente è perché sulla copertina del primo numero del WWF Magazine che trovai in edicola c’era lui e nelle pagine interne, Davey Boy era raffigurato in tenuta da palestra e faceva davvero un figurone con quelle spalle e quei pettorali colossali.
O forse perché essendo britannico, quindi europeo, lo percepivo un po’ più vicino a me rispetto ai giganti americani, che comunque ammiravo e desideravo poter emulare.
Tra l’altro a differenza di Hulk Hogan, alto quasi due metri, Davey Boy Smith era circa un metro e ottanta, proprio come me, per cui una delle ragioni potrebbe essere anche questa, oltre al fatto che aveva un fisico davvero pazzesco.
No, non era un fisico “naturale”, questo lo so bene, inutile che qualcuno me lo faccia notare.
Sicuramente “The British Bulldog” ha assunto steroidi anabolizzanti, testosterone, ormone della crescita o qualche altro farmaco per poter “costruire” dei muscoli del genere, ma io, personalmente, non ho mai preso in considerazione questa scusa.
Perché è di questo che si tratta, di una scusa.
Tante volte vedo la gente che rinuncia ad allenarsi usando come giustificazione che certi risultati si possono raggiungere soltanto con l’aiuto di determinate sostanze.
A me tutto ciò non mi ha mai toccato, nemmeno quando Hulk Hogan confessò in Tribunale sotto giuramento di aver assunto steroidi anabolizzanti per anni, mentre ai fans raccomandava di allenarsi, dire le preghiere e nutrirsi di vitamine.
Quindi? Era un buon messaggio il suo, io l’ho sempre seguito ed eccomi qua, sto benone, ho quasi cinquant’anni ed ho un fisico integro, muscoloso ed in buona salute.
Hulk non è stato di parola?
E’ un problema suo. Il suo insegnamento era corretto, se lui non lo seguiva, peggio per sé.
Pure mio padre, di cui ho sempre seguito l’esempio essendo stato un ottimo genitore, ha fumato tutta la vita e ne ha pagate le conseguenze a caro prezzo, ma non per questo ho iniziato a fumare anche io.
A mio figlio dico sempre: “Devi fare quello che ti dico di fare, non fare ciò che ho fatto io, perché nella vita ho commesso anche degli errori e posso insegnarti come evitarli”.
Ma ad ogni modo, non ho mai ragionato pensando che fosse inutile ispirarsi a “British Bulldog” Davey Boy Smith mentre sollevavo pesi in palestra.
Nonostante la mia giovane età , ero consapevole che senza assumere anabolizzanti, non sarei mai diventato grosso quanto lui, ma che importava?
Allenandomi con costanza ed intensità , avrei comunque raggiunto dei buoni risultati, che mi avrebbero reso più forte, più atletico, più in forma e più in salute.
Questo voleva dire per me ispirarmi ad un personaggio che ammiravo, non è che se lui assumeva anabolizzanti, allora dicevo “cavolo, li prende lui, devo prenderli anche io!!!”, sarebbe stato veramente stupido, anche perché oltre che comportare gravi rischi per la salute, le motivazioni dell’allenamento erano completamente differenti: lui si allenava per lavoro, per apparire come una grande superstar in TV, mentre io lo facevo per tenermi in forma e per migliorare le mie prestazioni negli sport che praticavo, a livello amatoriale.
Quindi non sono d’accordo quando leggo o sento dire che le stelle del wrestling non sono mai state un esempio positivo.
Gli uomini e le donne dietro ai personaggi hanno commesso tanti errori, perché sono esseri umani, e come tali sbagliano, proprio come tutti noi.
Ma la responsabilità di saper scegliere, interpretare e discernere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato dai loro messaggi, spetta a noi che li riceviamo.
Il cervello ci è stato dato per questo.
So bene che non tutti lo usano, è un po’ come chi inizia a bere ed a drogarsi perché lo fa qualche grande rockstar che ammira.
Il cervello dovrebbe farti ragionare e sarebbe anche una riflessione semplice da fare: “Ma questa rockstar… la ammiro per la sua musica e per le sue canzoni, oppure perché beve alcolici e si fa di cocaina?”.
Anzi, probabilmente l’assunzione di queste sostanze alla fine sarà proprio ciò che distruggerà la carriera di questo artista, proprio come è accaduto, purtroppo, a “British Bulldog” Davey Smith, scomparso prematuramente il 18 maggio 2002, prima ancora di compiere quaranta anni.
Tanti possono essere un esempio od un’ispirazione, pur non essendo perfetti, perchè nessuno lo è.
Ma ispirazione non significa emulazione, ed ispirarsi a qualcuno, non vuol dire emularlo in tutto quello che ha fatto, anche negli errori.
E non credo che occorra essere particolarmente intelligenti per comprenderlo, chiunque può arrivarci.
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