WWE Vintage Critic #1 – WrestleMania 1

WWE Vintage Critic

WrestleMania – 31 marzo 1985 – Madison Square Garden a New York City, NY


Tutto nella vita ha una fine. E logicamente tutto ha un inizio. Il fan medio di oggi non potrebbe essere fan se tutto non fosse iniziato una sera di fine marzo di oltre tre decenni fa. Fino ad allora, il wrestling era stato un fenomeno regionale, ogni regione (o stato) aveva i propri promoter, i quali coprivano rispettivamente dei territori ben precisi. Vincent Kennedy McMahon Jr.  invece aveva deciso di andare controcorrente ed espandere la sua World Wrestling Federation a livello globale.

Quello che mancava era un modo per mettere la sua promotion sulla mappa. Non c’era ancora la televisione pay-per-view come la conosciamo oggi. Così vari cinema, arene e simili sono stati assunti, o meglio convinti, a trasmettere lo show in diretta trasmettendo a circuito chiuso, che poi è la tecnologia su cui si basa la videosorveglianza. Quindi se si voleva vedere WrestleMania, si doveva andare al cinema. In questo modo si poté raggiungere un milione di spettatori, che era un nuovo record per uno show di wrestling.

Da dove viene il nome WrestleMania? La leggenda narra che lo storico ring announcer Howard Finkel inventò questo nome come paragone alla BeatleMania. Vince McMahon dirà nei documentari successivi che l’esperimento di WrestleMania aveva un significato esistenziale – se fosse fallito, nessuno avrebbe mai più parlato della WWF/WWE. Il successo di questo evento fu anche la nascita della Rock’n Wrestling Connection.

Al Madison Square Garden di New York, la seconda casa della compagnia di Stamford, si trovavano 19.121 spettatori. Questo almeno il numero secondo Wikipedia ed altre fonti. Durante lo show – come leggerete più avanti, si parlava di continuo di oltre 25.000 spettatori. La WWE è onesta.

Dato che mi servo della versione del WWE Network, alcune cose potrebbero essere state censurate, rimosse o modificate. Quindi, se scoprite degli errori di completezza, prendetevela con la WWE. Ed ora buona lettura e ricordate: Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro.

Un video con il logo WWF, il logo WrestleMania e uno scatto notturno di New York come sfondo, nonché una musica di sottofondo pubblicizzano i match di oggi e le guest star di diversi settori dell’intrattenimento in tipico stile anni ’80. Lo show inizia con l’accoglienza di Gorilla Monsoon e Jesse “The Body” Ventura. A questo punto Ventura non è ancora il commentatore heel. Passiamo subito a Howard Finkel. Finkel annuncia “Mean” Gene Okerlund, che canta per noi l’inno nazionale americano “The Star-Spangled Banner”. Mica male, Gene!

Sala piena, va detto. Passiamo a “Lord” Alfred Hayes che annuncia il primo match, dopo di che c’è un’intervista preregistrata con Tito Santana. Parla del suo attuale avversario, The Executioner. Per farla breve: Nulla può fermare Tito. Poi c’è anche la risposta dell’avversario. “Mi conoscerete”, dice.

Singles Match

Tito Santana vs. The Executioner

Non c’è ingresso per i due atleti. Ma c’è in compenso un’introduzione prepartita, come al giorno d’oggi si usa fare con i match per i titoli.

VC: Tito Santana è il face, The Executioner è l’heel. Da non confondere con The Executioner che fu coinvolto in una faida con Undertaker nel 1996.

Suona la campana, Criss Cross all’inizio e Back Body Drop di Santana, quindi manda Executioner fuori dal ring con un dropkick. Executioner torna sul ring, headlock di Santana, backflip dall’angolo e Headlock Takeover. Tito ha il controllo, Executioner implora pietà, ma poi cheap shot e Executioner prende il controllo con pugni e calci allo stomaco di Tito. Tito sventa un tentativo di leglock con un rollup e spinge Executioner di nuovo all’angolo. Irish Whip nell’altro angolo, Executioner contrattacca un piledriver con un back body drop. Executioner sale sul corner, ma Tito lo rilancia di nuovo al centro dello squared circle. Ma non riesce a sfruttare il vantaggio. The Executioner continua a cercare di attaccare la gamba di Tito, ma vola fuori dal ring. Tornato sul ring, Tito mette al tappeto l’avversario e connette con la Figure Four Leglock. Executioner si dimena dal dolore, l’arbitro chiama la fine del match.

Vincitore per sottomissione: Tito Santana (4:49 minuti)

VC: * Beh, hanno fatto il loro compitino per cercare di gasare un po ‘il pubblico, ma il match non è mai partito sul serio. Ma cosa vuoi aspettarti in cinque minuti? Nessuno ha mai dominato, era un viavai di botta e risposta. The Executioner aveva annunciato durante il suo promo di voler attaccare la gamba, ma alla fine è lui a cedere in una mossa di sottomissione, anche se Tito non ha attaccato la gamba nemmeno una volta. Il pubblico ha reagito alla vittoria, ma nel complesso è stata una reazione lieve, al massimo. E questo mi stupisce perché Tito era piuttosto popolare in quegli anni.

I commentatori discutono della fine del match e si chiedono se Greg “The Hammer” Valentine abbia visto questo match.

“Lord” Alfred Hayes annuncia di nuovo delle interviste. Adesso è la volta dei partecipanti al prossimo match: S.D. Jones e King Kong Bundy. Jones ci dice che stasera è la sua serata, mentre Bundy annuncia che Jones dovrebbe ricordare i cinque Avalanches che gli arriveranno.

Singles Match

King Kong Bundy (con Jimmy Hart) vs. S.D. Jones

VC: Jones è il face, Bundy è l’heel e pesa 400 libbre.

Bundy afferra Jones con un bearhug e lo scaraventa all’angolo. Avalanche! Splash! Cover. 1, 2, 3! Fine!

Vincitore per schienamento: King Kong Bundy (0:25 minuti)

VC: DUD – Beh, cosa posso dire? Uno squash per rendere Bundy pericoloso. Mi meraviglia il fatto che Bundy non abbia chiesto il conto di 5, cosa che faceva quasi sempre.

Il match è stato così breve che il replay è di fatto il match per intero. Howard Finkel annuncia Bundy come vincitore dopo 9 secondi.

VC: Bundy evidentemente ha perso troppo tempo. Il match doveva finire entro i 9 secondi e infatti hanno sempre fatto finta che così sia andata. La durata “reale” fu comunque di 25 secondi. Ripeto: la WWE è onesta.

I due prossimi intervistati sono Matt Borne e Ricky Steamboat. Interviste molto brevi.

Singles Match

Ricky Steamboat vs. Matt Borne

VC: Matt Borne è l’heel, Ricky Steamboat è il face. Matt Borne avrà la sua (non così) grande svolta come Doink The Clown 8 anni dopo.

Lock up, Irish Whip, leapfrog di Ricky, Clothesline, poi Snapmare e Chinlock di Ricky. Headlock contro Matt, contro-tentativo con un backdrop, ma Ricky riporta Borne nel headlock. Questo viene ripetuto, ma Borne riesce a prendere il controllo. Irish Whip in un angolo, ma Steamboat reagisce: un altra headlock. Borne spinge Ricky in angolo e Belly-to-Belly Suplex. Poi Vertical Suplex, Cover, 1, 2, Kickout! Steamboat riprende il controllo, Back Suplex di Steamboat, poi Neckbreaker. Ricky continua con un Knee Drop, cover, ma Matt Borne si libera. Steamboat insiste, Shoulder Block, poi Flying Cross Body dalla terza corda, Cover, 1, 2, 3!

Vincitore per schienamento: Ricky Steamboat (4:39 minuti)

VC: ** Un po’ troppi headlock per i miei gusti, ma in soli quattro minuti, nemmeno un fenomeno come Ricky Steamboat può fare miracoli. Matt Borne, dal canto suo, non è mai stato un granché di wrestler, anche se ha fatto un lavoro decente qui. Il pubblico è stato un po’ più acceso, ma in un evento di queste dimensioni ci si aspetta più coinvolgimento. Non è detto che la colpa del mancato coinvolgimento sia colpa dei wrestler.

In un replay vediamo quanto è stato forte l’impatto dello Shoulder Block. La testa di Matt Borne per poco non si staccava. Giuro. Quando Steamboat viene annunciato come vincitore, sembra si senta uno stanco “Yay!” dal pubblico.

Scritto da Fabio Barbuscia
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