Best Promos Ever #9 – “CANE DEWEY”

Bentornati al Best Promos Ever, la rubrica che si propone di analizzare i migliori promo della storia del wrestling, sviscerando i più noti e clamorosi e scovando i più nascosti e ignoti. Non ho davvero nessuna voglia di parlare della pessima situazione attuale della WWE – veramente penosa, a soli quattro giorni da un PPV di cui non importa a nessuno e di cui l'andamento della Mixed Match Challenge ne è il quadro perfetto – dunque il momento è più adatto che mai per il ritorno di quella che è una delle mie rubriche preferite e che ho sempre amato scrivere… specialmente in questo caso. In questo nono appuntamento con il Best Promos Ever parleremo infatti di uno dei segmenti che hanno fatto davvero la storia del wrestling, uno dei veri candidati a miglior promo di sempre. Per farlo dobbiamo tornare indietro di ben 23 anni, in una promozione ormai non più in vita ma che da sempre rimane nell'immaginario collettivo dei fan, con uno dei protagonisti più iconici di sempre, tanto da essere entrato nella leggenda. Sto parlando di Mick Foley e del suo celeberrimo promo “Cane Dewey”.


Si tratta di un promo molto particolare, avvenuto in una determinata situazione storica e in un determinato contesto. Vediamo subito quale. Siamo nel 1995 e Mick Foley, che ha lasciato da qualche mese la WCW, comincia a farsi le ossa nella compagnia che avrebbe iniziato a renderlo una star del mondo del wrestling. Foley interpreta la sua prima gimmick, quella che lo rese celebre: Cactus Jack. Cactus Jack e la ECW avevano capito di essere fatti l'uno per l'altra già mesi prima, quando Foley aveva visitato brevemente la compagnia per una cross-promotion tra WCW e ECW. Il repertorio basato sull'hardcore di Cactus Jack e lo stile che caratterizzava la ECW, sempre più violento ed estremo, erano un match perfetto. E infatti Cactus Jack diventò velocemente uno dei top babyface in ECW, feudando con nomi di spicco come The Sandman e lottando in tag team con Tommy Dreamer. Una sera, tra il pubblico, appare un cartello con due semplici parole: “Cane Dewey”. Un cartello dedicato a Cactus Jack, o meglio a Mick Foley, che lo incitava a colpire suo figlio Dewey (che allora aveva appena tre anni) con una Singapore Cane. Foley non è particolarmente scosso da quel cartello (come ha raccontato lui stesso in un'intervista a WWE.com) poiché il fan che ha scritto quel cartello era andato da lui una settimana prima a chiedergli il permesso di scriverlo e mostrarlo nell'arena. La cosa dunque non gli crea problemi, almeno inizialmente. Ma a sua moglie Colette invece sì. Colette fa notare a Mick come sia altamente folle e diseducativo un cartello del genere. Mick allora decide di sfruttare lo stato d'animo della moglie, unito al suo personale stato di frustrazione. Frustrazione per i fan della ECW, che chiedono sempre di più ai wrestler, sempre più violenza e di conseguenza sempre più sofferenza fisica. E frustrazione per quello che nel frattempo accade in WWE, che assume wrestler palesemente non al suo livello. Il tutto si sposa perfettamente con la necessità della ECW di mandare over come top face Tommy Dreamer, dunque Foley rompe con lui durante un 8-man Tag Team match in cui lui e Dreamer lottano insieme ai The Pitbulls contro Raven, Stevie Richards e i primi Dudley Brothers. Foley colpisce Dreamer con il suo Cactus Jack DDT e si unisce al Raven's Nest di Raven, da tempo in faida con Dreamer. E poi dopo qualche tempo, il 19 settembre 1995 a ECW Hardcore TV #126, Mick convoglia tutti questi sentimenti in un solo epico promo che passa alla storia per la crudezza delle sue parole, per la realtà latente che vi si nascondeva e per quella che possiamo definire una delle prime rotture della quarta parete.

https://www.youtube.com/v/wgyG68uEpVA

”Più di chiunque altro negli spogliatoi della ECW, Tommy Dreamer, forse più di chiunque altro nell'intera industria del wrestling tu sei disposto a pagare il prezzo. Del sudore, del sangue, della sofferenza. Sei disposto a portare quella croce. E io ti dico Tommy, NON FARLO! Perché per poterti sacrificare e portare quella croce per loro… significa che anche io devo soffrire. E grazie alla mia esperienza, Tommy, posso dirti che loro non lo meritano, NON LO MERITANO! Vedi, tu hai una scelta – IO NO! Io mi sono creato il mio tappeto di chiodi e ora non ho altra scelta che di subire delle Powerbomb su di esso. Ma vedi Tommy, il mondo ti sorride. Il mondo del wrestling ti sorride. E TU NON PUOI CONDANNARLO!

Ti riporterò a un momento molto decisivo della mia vita – un momento in cui credevo in qualcosa. Un momento in cui credevo che la mia faccia e il mio nome facessero la differenza. Ti ricordi quella notte, Tommy Dreamer, perché è impressa nella mia testa, è impressa nel mio cuore ed è impressa in ogni INCUBO che farò mai. Quando Terry Funk prese una bottiglia rotta e iniziò a tagliare e ad affettare Cactus Jack, il dolore fu così enorme che sarò onesto con te Tommy. Il dolore fu così enorme che volevo dire mi arrendo Terry Funk, mi arrendo, sventolo bandiera bianca e sono un codardo – per favore non tagliarmi più.

Poi ho visto la mia ancora di salvezza. Vedi, Tommy, ho guardato tra il pubblico, il mio adorato pubblico, e ho visto due semplici parole che mi hanno cambiato la vita. ‘Colpisci Dewey'. Qualcuno si era preso il tempo e la briga di fare un cartello che recitava ‘Colpisci Dewey' e ho visto altra gente intorno, come se ogni momento della mia vita si fosse fermato e si fosse concentrato su quel cartello e il dolore che stava lacerando il mio corpo divenne un lontano ricordo – sostituito dal dolore che sarà impresso nella mia testa FINO AL GIORNO DELLA MIA MORTE! ‘Colpisci Dewey'. ‘Colpisci Dewey'. Dewey Foley è un bambino di tre anni, DISTURBATI FIGLI DI PUTTANA!

Mi avete strappato il cuore, mi avete tolto tutto ciò in cui credevo e lo avete schiaffato giù per il maledetto gabinetto. Avete gettato nel gabinetto il mio cuore, la mia anima e ora mi dà il vomito sedermi e guardare altra gente fare lo stesso errore. Vedi, Tommy Dreamer, sono costretto a sentire il mio bambino dire ogni giorno della mia vita ‘Papà mi manca Atlanta' e dire ‘È un peccato figlio mio perché tuo padre ha scambiato una casa vittoriana per una stanzetta a Long Island. Tuo padre ha scambiato un contratto da centinaia… migliaia di dollari, denaro garantito, assicurazione, rispetto e il nome sulla sulla linea tratteggiata del più grande uomo della terra – per lavorare per uno stronzo che dirige le operazioni da un banco di pegni qualsiasi a Philadelphia'.

Ti aspetti che io non sia pieno di rabbia? Tommy, quando apri il tuo cuore, quando apri la tua anima E QUALCUNO CI CAGA SOPRA, la cosa fa sì che Jack diventi un ragazzo davvero cattivo. E quindi ti dico – prima che io sfoghi quest'aggressività su di te – di guardare al tuo futuro e di capire che la vita hardcore È UNA MENZOGNA, che queste lettere dietro di me [ECW – ndr] sono una palese menzogna, che quei fan che si siedono qui e ti cantano ‘He's Hardcore He's Hardcore He's Hardcore' non piscerebbero su di te nemmeno se tu stessi andando a fuoco, figlio di puttana egoista!

Ma voglio che tu capisca Tommy che, nonostante ti abbia fatto del male molto molto spesso, nel profondo del suo cuore Raven vuole che tu capisca che l'odio che provo non è per te. No no – niente di più lontano dalla realtà. Vedi Tommy, io non sto facendo questo perché ti odio – io ti voglio bene amico! Io voglio solo il meglio per te, ma quando sento che la WCW ti ha chiamato e tu hai detto 'No grazie' beh, mi si raggela il sangue nelle vene. Diventa gelido come quella notte alla ECW Arena.

E quindi ho un obbligo morale – vedi Tommy, io sono su un sentiero di rettitudine e l'uomo retto detiene un grande potere. Per cui se devo trascinarti SULLA FACCIA a quel telefono, fare un numero e dire ‘Ciao Eric [Bischoff], sono io, Cactus, e anche se so che ho bruciato i miei ponti e che non sarò mai riaccolto a braccia aperte – ho qui un wrestler che scambierebbe volentieri la sua maglietta della ECW per un costume da wrestler verde'. E Tommy, pensa a quel suono nelle tue orecchie quando zio Eric ti dirà ‘Benvenuto a casa, Tommy Dreamer, benvenuto a casa'. Amo avere ragione.”

Cactus Jack turnò ufficialmente heel e rimase uno dei membri principali del Raven's Nest per tutto il resto della sua permanenza in ECW. Foley cercò di incrementare ulteriormente la sua gimmick heel iniziando a lodare pubblicamente la WWF e la WCW in tv, cosa che iniziò a far imbestialire i fan della ECW. E la loro rabbia si intensificò maggiormente quando venne fuori che Foley avrebbe lasciato la ECW per tornare nell'allora WWF, tanto che nel suo libro “Have a Nice Day”, Foley racconta di un incidente che avvenne una volta che chiese a un roadie della ECW di vendere delle magliette per lui durante un evento che si tenne in un'arena del Queens, a New York, un posto dove Foley era sempre stato popolare anche quando era heel; il roadie tornò dopo che diversi fan furiosi iniziarono a sputargli addosso, facendolo temere per la sua vita. Dovunque andasse, anche quando cercava di dire addio ai fan in maniera corretta e sincera, Cactus Jack veniva accolto con assordanti cori “You sold out”. La cosa durò fino all'ultimo impegno di Foley con la ECW, il 6 marzo 1996 in un match contro il suo ex tag team partner Mikey Whipwreck. Foley non guardava con trepidazione a quel match per via delle crescenti reazioni negative dei fan, che lo investivano anche quando non era in character. Tuttavia, quell'ultimo giorno, infine i fan ricambiarono il suo affetto. Lo tifarono durante il match e cominciarono a cantare “Please don't go!”. Dopo il match Foley disse al pubblico che la loro reazione aveva fatto sì che ne fosse valsa la pena e uscì dal ring ballando con Stevie Richards e The Blue Meanie sulle note di “New York, New York”. E se ne andò in WWE a fare la storia.

Il suo promo “Cane Dewey”, invece, rimase. Rimase non solo negli occhi e nella mente dei fan della ECW, ma passò alla storia per essere uno dei promo più veri, più sentiti e più sinceri che fossero mai stati fatti fino a quel momento. Non è un promo celeberrimo come altri – per dire, io stesso ammetto di averlo sempre conosciuto solo per la sua fama prima di guardarlo per scrivere questa rubrica. Ma questo è probabilmente dovuto al fatto che sia stato fatto in ECW, una piattaforma che benché iconica non garantiva gli stessi riflettori della WWE e della WCW. Senza contare che la ECW di certo non era famosa e rinomata per i suoi promo. Ma questo promo è una piccola gemma… anzi un'enorme gemma. Riuscì in un compito difficilissimo: riuscì a trasformare il babyface Cactus Jack, uno dei più acclamati dell'intera ECW, in un heel facendogli dire solo la verità. Una verità ricamata, certo, ma si trattava pur sempre di una situazione reale. Nata da un cartello di un fan e dai sentimenti di Mick Foley, che riuscì a trasferirli su un ring di wrestling e a dare vita a un personaggio iconico, trainando con sé alle stelle anche il suo avversario Tommy Dreamer.

È una cosa che nel wrestling di oggi si vede difficilmente, molto molto raramente. Di certo non mi aspetto che ogni volta che un wrestler turna heel tiri fuori un capolavoro come il Cane Dewey, ma che la cosa abbia un senso invece sì. Non ci vuole molto affinché un turn heel abbia un senso, basta che ci sia una storia dietro. Ma guardate ai recenti turn heel in casa WWE. Guardate a Becky Lynch, un turn che è stato solo abbozzato perché i fan si sono completamente rivoltati contro la compagnia per la sua scelta insostenibile e che poi ha portato all'esito più impensato, ovvero la Lynch come wrestler più tifata della compagnia. Guardate a Daniel Bryan, superface un giorno e heel a suon di low blow quello successivo. Guardate a Sami Zayn, a Braun Strowman, a Bobby Lashley. Guardate soprattutto a Dean Ambrose. Ambrose che avrebbe tutte le carte in regola per essere il Mick Foley di oggi, e invece… Ricordate prima che Dean Ambrose esordisse nello Shield? Ricordate quale fu la prima volta che Ambrose si fece notare dal grande pubblico? Fu in un confronto con Mick Foley durante il weekend di Wrestlemania 28. In un promo, ovviamente work, che Ambrose fece andando faccia a faccia con Foley all'albergo dove alloggiava, accusando Foley di essere una disgrazia, di aver rovinato un'intera generazione che aveva provato a imitarlo nel suo stile di vita hardcore alzando sempre di più la sbarra.

https://www.youtube.com/v/2O8bMW0MplI

Vi suona familiare per caso? Quello del video potrebbe essere il Dean Ambrose di oggi. Invece è un cheap heel che fa promo mentre si fa vaccinare dai medici e se ne va in giro con la maschera antigas perché disturbato dal fetore del pubblico, tra uno scherzo e l'altro sulla leucemia di Roman Reigns e la moglie al commento che blatera scuse assurde. E di certo la colpa non è di Dean Ambrose.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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