Biografia: Rusev

Miroslav Barnyashev nasce il 25 dicembre 1985 a Plovdiv, in Bulgaria. Fin da giovane gareggia nel canottaggio e nel sollevamento pesi per poi emigrare negli Stati Uniti all'inizio del nuovo millennio: dopo un breve soggiorno in Virginia, Miroslav Barnyashev si trasferisce a Torrance, in California, dove comincia ad allenarsi per diventare un wrestler. Barnyashev viene allenato da Gangrel e Rikishi alla Knokx Pro Wrestling Academy, e successivamente fa il suo debutto nelle indy il 22 novembre 2008 con il nome di “Miroslav Makaraov”, vincendo un match contro Aerial Star.


Passano circa due anni e Mirosav Barnyashev debutta nella Vendetta Pro Wrestling con il nome “Miroslav”: mentre fa esperienza nella VPW, viene accompagnato nei suoi match da Markus Mac, che diventa presto il suo manager, e inoltre prende parte insieme ad altri lottatori della VPW al video musicale dei Kushinator “The Whole F'n Show”, nientemeno che la theme song di Rob Van Dam in TNA. Il 2010 è senz'altro un anno che Miroslav Barnyashev ricorderà per sempre, in quanto viene messo sotto contratto dalla WWE: Barnyashev viene aggiunto al roster della FCW, settore di sviluppo della WWE, e lotta con il nome di “Alexander Rusev” , vincendo i suoi primi match, ma dopo relativamente poche settimane dal suo debutto, Alexander Rusev si infortuna rimediando una lacerazione al legamento crociato e al menisco, ed è costretto a uno stop di sei mesi.

Dopo la riabilitazione, Alexander Rusev torna in FCW a marzo 2012 con Nick Rogers come suo manager: passano però alcuni mesi e Alexander Rusev rimedia un altro brutto infortunio rompendosi il collo, e anche stavolta deve rimanere lontano dal ring per diversi mesi. Alexander Rusev durante la riabilitazione viaggia sino in Thailandia, dove prende lezioni di Muay Thai, e nel frattempo la WWE trasforma il suo settore di sviluppo: la FCW non esiste piu, e NXT diventa a tutti gli effetti il nuovo trampolino di lancio verso il main roster. Dopo essere guarito completamente, Alexander Rusev fa il suo debutto televisivo a NXT il 30 maggio 2013, dove prende parte a una battle royal per stabilire il primo sfidante al NXT Championship: dopo essere stato sconfitto da Dolph Ziggler, Alexander Rusev si allea con Scott Dawson formando un tag team chiamato “Fighting Legionnaires” sotto la supervisione di Sylvester Lefort.

Alexander Rusev e Scott Dawson entrano presto in faida con Enzo Amore e Colin Cassady, ma il 30 ottobre 2013 a NXT, Alexander Rusev attacca Sylvester Lefort ponendo così fine al sodalizio con i Fighting Legionnaires potendo così concentrare i suoi sforzi nella carriera da singolo. Alexander Rusev viene spesso osservato e ammirato da una avvenente ragazza bionda di nome Lana, che presto diventerà la sua “ambasciatrice”: il lottatore bulgaro intanto accumula una quantità importante di vittorie nei suoi match, di cui alcune contro lottatori già da diverso tempo nel main roster come Kofi Kingston e Sin Cara.

All'inizio del 2014 avviene il debutto di Alexander Rusev nel main roster, direttamente in pay per view alla Royal Rumble: il lottatore bulgaro partecipa al tradizionale Royal Rumble match entrando per sesto, ma il suo primo impatto nel main roster nonchè nella sua primissima partecipazione alla Royal Rumble non è dei migliori poichè viene eliminato contemporaneamente da Kofi Kingston, Cody Rhodes, CM Punk e Seth Rollins. Tuttavia l'ascesa di Rusev in WWE è dietro l'angolo: dopo mesi di video promozionali, Rusev debutta a Raw nell'edizione del 7 aprile, dominando il match poi vinto contro Zack Ryder e il personaggio di Rusev si evolve anche grazie al supporto di Lana, diventando così, solo in storyline, colui che odia e disprezza tutto ciò che riguarda gli Stati Uniti, e sempre in storyline, si trasferisce in Russia, diventando così l'eroe della Madre Russia.

Le prime vittime di Rusev sono Xavier Woods e R-Truth, che vengono sconfitti sia a Raw che al pay per view Extreme Rules in un 2 on 1 handicap match: la striscia di vittorie di Rusev si estende ulteriormente nei mesi successivi, con il “Super Athlete” che ha la meglio su Big E sia a Payback che a Money In The Bank, ripetendosi poi con Jack Swagger a Battleground e a Summerslam in un Flag match. Nessuno sembra in grado di contrastare Rusev, che sin dal suo debutto nel main roster è imbattuto e anche lottatori del calibro di Mark Henry e Big Show vengono sconfitti da Rusev, rispettivamente a Night Of Champions e Hell In A Cell: Rusev poi durante l'edizione di Smackdown del 31 ottobre, sconfigge The Great Khali ma dichiara che dopo aver distrutto il “vero” americano (Jack Swagger), il “piu forte” americano (Mark Henry) e il “gigante” americano (Big Show), ora Rusev vuole annientare il “campione” americano, ovvero Sheamus.

Rusev così ha l'opportunità di affrontare Sheamus con in palio il titolo degli Stati Uniti, e dopo la fine di una puntata di Raw a novembre, lo sconfigge diventando il nuovo WWE United States Champion, aggiungendo così un'altra “vittima” illustre alla sua winning streak. Per Survivor Series, Rusev viene selezionato dall'Authority per il tradizionale match a eliminazione nel proprio team: Rusev viene eliminato per countout ma soltanto dopo essere finito sopra il tavolo dei commentatori ispanici. Nell'edizione di Smackdown del 28 novembre, Daniel Bryan è il guest host della serata e decide che Rusev deve difendere il suo titolo degli Stati Uniti in una 20-man battle royal: ebbene Rusev elimina uno dopo l'altro tutti coloro che hanno tentato di gettarlo fuori dal ring, emergendo così vincitore.

A Raw, nell'edizione del primo dicembre, Rusev attacca Zeb Colter, manager di Jack Swagger, scatenando così la ira del Real American che assale poco dopo Rusev. Il bulgaro rimane a terra e deve poi fronteggiare nuovamente Swagger a TLC, dove però mette a segno una dimostrazione di forza e in meno di cinque minuti sconfigge Jack Swagger mantenendo così il titolo degli Stati Uniti. Durante l'edizione di Raw del 15 dicembre, Rusev ha un alterco con Chris Jericho, general manager della serata, e poco dopo sfugge alle grinfie di Ryback, con il quale parte una faida: Rusev attacca Ryback durante l'edizione di Smackdown del 16 dicembre, ma il Big Guy gli restituisce il “favore” a Raw il 22 dicembre dopo il Piper's Pit del leggendario Roddy “Rowdy” Piper. Rusev perde, ma solo per squalifica, un Champion vs Champion match a Raw il 29 dicembre contro Dolph Ziggler, e nell'edizione di Smackdown del 26 dicembre, è costretto a difendere lo US Championship dall'assalto di Dean Ambrose: Rusev mantiene la cintura ma soltanto grazie all'attacco di Bray Wyatt ai danni di Ambrose.

Redazione Tuttowrestling
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