You’re Next #170

Nettamente meno di due mesi, tanto manca ormai allo svolgimento di Wrestlemania 27. E lo Showcase Of The Immortals, da diversi anni a questa parte, racchiude in sé anche la sempre commovente cerimonia di ingresso nella Hall Of Fame della WWE.


L'ingresso nell'Arca della Gloria della federazione di Stamford significa l'immortalità nel wrestling business, significa aver lasciato un segno, per un verso o per un altro, nella WWE o nel mondo dello sport entertainment in generale.

Mesi fa, dopo la Hall Of Fame Ceremony del 2010, alle Titan Towers iniziarono a discutere dei papabili di “immortalità” per l'anno a venire, e visto che il Grand Daddy Of'em All nel 2011 si tiene ad Atlanta, in Georgia, storico quartier generale dell'unica federazione che ha fatto tremare la WWE nel corso della sua storia, la WCW (il cui marchio come la stragrande maggioranza dei fan ben sanno appartiene da un decennio alla famiglia McMahon dopo il fallimento della promotion di Ted Turner), è stato facile pernsare che la HOF sarebbe stata, a nostro avviso anche giustamente, incentrata sui nomi che hanno contribuito a rendere grande la compagnia che ha lanciato Bill Goldberg, dove ha imperversato il new World order, la più grande stable della storia, e che ha fatto conoscere al mondo il talento dietro le quinte di un tale Eric Bischoff.

Ancora però, a meno di due mesi appunto da Wrestlemania 27, di personaggi ex WCW papabili di Hall Of Fame nemmeno l'ombra dell'ufficialità. You're Next!, editoriale solitamente intento a presentare ogni anni gli ingressi nella HOF tracciando brevi profili dei chiamati in causa e cercando di capire se la loro nomina a “immortali” sia meritata o meno, in attesa di avere qualcosa di più del solo Shawn Michaels (del quale mi auguro ci sia ben poco da presentare vista la sua notorietà…) , prova ad anticipare i tempi facendo qualche nome di chi probabilmente si meriterebbe un posto nell'Arca della Gloria della WWE per quanto mostrato nella WCW.

Per ovvi motivi non possiamo permetterci di citare personaggi della TNA che mai e poi mai verranno fatti entrare nella HOF, finchè faranno parte della compagnia di Dixie Carter, ma essendo il suo futuro ancora incerto ai più, ecco che naturalmente uno che meriterebbe l'”immortalità” sarebbe Sting.

Per lui parla il passato, perché The Stinger è stato la WCW, così come Shawn Michaels e Undertaker hanno rappresentato e rappresentano tuttora per la WWE. Due titoli mondiali in era NWA, sei WCW, Sting è stato il lottatore di punta della federazione di Atlanta, senza mai abbandonarla nei momenti di difficoltà, portandola a diventare la #1 al mondo, senza poi tradirla al suo fallimento. Si vocifera che Sting sia prossimo all'approdo nella WWE. Beh, mi sbilancio e dico che, anche se ha 52 anni, magari potessi ammirarlo una volta a Raw…

Bill Goldberg, ovviamente, ben si affiancherebbe a Sting, e se questi invece di venire alla WWE alla fine decidesse sorprendentemente di restare nella TNA, allora sarebbe lui la stella indiscussa, dopo HBK, della classe 2011 della Hall Of Fame. Chi scrive è di parte, è vero, ma Da Man, piaccia o no, ha segnato un'epoca, è stato devastante, ed è un prodotto 100% WCW, essendosi formato dal nulla al Powerplant, la scuola della federazione. Campione del mondo, imbattuto per più di un anno, una winning streak che dal match di debutto è durata altri 172 incontri, totale 173 match vinti in quindici mesi, pazzesco. Se a questo si aggiunge che il World Title lo ha vinto anche nella WWE, la nomina sarebbe più che meritata.

In ultima istanza il boom assoluto dell'ultima Royal Rumble: Kevin Nash. Alzi la mano chi si aspettava una reazione del pubblico così fragorosa al suo ingresso nella Rissa Reale. Eppure Big Daddy Cool, ottimo personaggio cucito su un wrestler che giusto grazie alla stazza è uno che ha fatto carriera, ha segnato tanti degli anni d'oro del nostro sport. Esploso in appena un anno nella WWE, nella WCW Nash è stato un'icona, grazie alla conquista di quattro titoli mondiali e, soprattutto, grazie all'essere stato uno dei tre grandi membri dell'nWo, la stable che ha dominato la scena formata da lui, Hulk Hogan e Scott Hall.

Un worker di assoluto rispetto, che ha sì ricevuto anche troppo in termini di titoli dal business, ma che ha ricambiato portando la WCW a diventare ciò che era diventata.

Insomma, uno da Hall Of Fame.

Booya!

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